Se ne è andato Elio Toaff, rabbino capo della Capitale dal 1951 al 2001.
Avrebbe compiuto 100 anni il prossimo 30 aprile, ed è stata personalità tra le più rilevanti dell’ebraismo italiano del Dopoguerra.
“Con la morte di Elio Toaff l’ebraismo italiano perde un protagonista, custode in tutti questi anni della memoria storica del nostro paese. Un grande italiano – afferma il presidente della Regione Lazio Zingaretti – che ha avuto un ruolo fondamentale nella ricostruzione della democrazia in Italia. Toaff ha avuto l’arduo compito di accompagnare le comunità ebraiche italiane fuori dagli anni bui della guerra, riportando speranza nei cuori delle persone, incoraggiando sempre il dialogo anche nei momenti più difficili. I fedeli ricominciarono a frequentare le sinagoghe, le comunità tornarono a mostrare la propria vitalità e le proprie tradizioni. Uno straordinario comunicatore, capace di incontrare un Papa e scrivere una pagina della storia del dialogo tra le religioni. Abile nel tendere la mano alla gente della sua comunità. Non smetteremo mai di ringraziarlo per quello che ha saputo dare a tutti noi, senza mai chiedere nulla in cambio, con umiltà, restando un uomo come tutti gli altri”
“L’associazione AssoTutela nella persona del Presidente Michel Emi Maritato si stringe al dolore di tutta la comunità per la perdita di Rav Toaff. Una personalità dalla voce antica e sapiente che ha saputo, per la prima volta, mettere in comunicazione il mondo ebraico con la cristianità. Per questo motivo lo considero un uomo chiave per la storia delle religioni e richiedo a gran voce che la politica dichiari immediatamente il giorno di lutto nazionale”, chiosa il Presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato.