Quei lavori infiniti sul ponte della ferrovia Roma-Albano

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Quei lavori infiniti sul ponte della ferrovia Roma-Albano

trenoLettera di Giulio Santarelli al Presidente della Regione e ai Sindaci dei Comuni di Ciampino, Marino, Grottaferrata e Rocca di Papa, per denunciare lo sbarramento del ponte sulla ferrovia Roma-Albano in località Castel de’ Paolis, nel quadro dei lavori di razionalizzazione del nodo-Squarciarelli. “Gravi le conseguenze per l’economia delle aziende agricole, commerciali e turistiche della zona e per il traffico privato da e per Roma”.

“Dallo scorso mese di aprile il ponte della ferrovia Roma-Albano in località Castel de’ Paolis è stato sbarrato e l’importante arteria destinata ad evitare l’attraversamento dei centri abitati è chiusa. In luogo di qualche settimana la chiusura è diventata permanente, sicché i lavori di ampliamento del ponte che avrebbero dovuto essere terminati in un primo tempo ad agosto, poi a ottobre, infine a Natale, slittano al prossimo anno, senza considerare che quando i lavori vennero appaltati si annunciò la realizzazione dell’opera entro il 2012. Il fermo, secondo l’impresa, andrebbe addebitato alle FFSS che tardano a concedere l’autorizzazione ad eseguire i lavori di allargamento del ponte. Non si comprende come, rileva Santarelli, possano essere stati appaltati lavori come quelli della razionalizzazione del nodo-Squarciarelli (che, terminati i lavori, realizzerà le condizioni per snellire l’area di Squarciarelli ed evitare l’attraversamento dei centri abitati per i Comuni di Rocca di Papa, Marino e Grottaferrata) senza acquisire in via preventiva il parere delle FFSS per l’ampliamento del ponte della ferrovia Roma-Albano dato che fin’ora ha impedito il passaggio degli automezzi e dei pulman turistici per le sue ridotte dimensioni. Meno che mai si comprende la ragione per cui arrivati in prossimità del ponte ed avendo dovuto sbarrarlo, nessuno si sia attivato, né la Regione né i quattro Comuni interessati, per acquisire il necessario parere che, giova ricordarlo, non investe questioni strutturali o di difficile soluzione ma unicamente di fermare il transito dei treni Roma-Albano alla fermata Pantanelle, per proseguire in pulman verso Marino-Castel Gandolfo-Albano, per un tempo limitato di due giorni, stando a quanto afferma l’impresa. Va anche considerato che, oltre ai danni per le economie delle aziende, anche il traffico da e per Roma va ad accrescere i volumi di auto private, con l’inevitabile accrescimento dei tempi di percorrenza, a causa dell’attraversamento dei centri abitati . Senza calcolare che l’isolamento di un’ampia zona alla confluenza dei territori di Marino, Ciampino e Grottaferrata sta causando incremento di furti, discarica di rifiuti ingombranti di ogni genere, compreso l’amianto e un generale degrado dell’ambiente. Nella lettera Santarelli sollecita la Regione e i Comuni interessati affinché la sospirata autorizzazione delle Ferrovie possa essere concessa per portare a termine i lavori. Sarebbe grave se in una congiuntura economica ed occupazionale sfavorevole, come quella che attraversa l’Italia e la Regione Lazio, lavori che sono costati molti milioni di euro e necessari per migliorare l’assetto complessivo dell’area dei Castelli Romani, dovessero rimanere bloccati per vere o presunte responsabilità della burocrazia e/o per la disattenzione di tecnici e amministratori regionali che hanno mostrato di operare con leggerezza e senza rendersi conto che il denaro pubblico deve essere amministrato con competenza ed efficacia”.