Protesta stamattina all’aeroporto Leonardo Da Vinci di Fiumicino, in occasione di una conferenza stampa con l’ad di Adr Lo Presti, a cui era presente anche il primo cittadino di Roma, Ignazio Marino. A manifestare i dipendenti della Groundcare, da tempo in protesta contro il pericolo licenziamento di circa 900 dipendenti.
“Le organizzazioni sindacali – fanno sapere Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti Uil e UglTrasporti Ugl di Roma e del Lazio – sono impegnate da mesi a gestire la drammatica vertenza della Groundcare spa rimanendo costantemente accanto ai lavoratori e affrontando trattative e confronti con tutti i soggetti interessati”. Nelle ultime settimane si sono tenuti due tavoli di confronto richiesti dal sindacato in maniera unitaria ad Enac e Aeroporti di Roma, che non hanno portato a nessun positivo intendimento. “Questa mattina per l’ennesima volta le organizzazioni sindacali hanno richiesto un tavolo di confronto a tutte le istituzioni, ministero dei Trasporti, Regione Lazio e Comune di Roma e di nuovo a Enac e Aeroporti di Roma che non possono tirarsi fuori dall’ennesima crisi del sistema aeroportuale romano che non soffre di una crisi di produzione ma esclusivamente di una totale mancanza di regole e vigilanza”.
All’input dialettico dei lavoratori ha risposto il sindaco Marino, che ha ascoltato attentamente i manifestanti: “Non conosco la situazione – ha spiegato il primo cittadino della Capitale – per questo mi fermo qui, perchè voglio ascoltare quello che hanno da dire”. Ha commentato così Pedica della direzione Pd Lazio: “Il sindaco Marino ha fatto bene incontrare i lavoratori e promettere che ci sarà subito un tavolo in Campidoglio, al quale mi auguro che siano presenti tutte le istituzioni e le parti interessate. Le intese si fanno a tavolino ma poi bisogna avere il coraggio di guardare in faccia e aiutare quei lavoratori che rischiano di non avere più un futuro”.
Messaggi di vicinanza agli operatori in protesta sono giunti da molti esponenti del panorama politico cittadino e regionale: “Voglio esprimere la mia solidarietà ai lavoratori della Groundcare, che stamattina hanno lanciato l’ennesimo grido d’allarme su un vertenza occupazionale drammatica, che, se non affrontata per tempo, potrebbe condurre al licenziamento di quasi novecento dipendenti. Un’ipotesi che gli enti istituzionali, ivi inclusa la Regione Lazio, devono scongiurare a tutti i costi. Come richiesto a gran voce dai dipendenti della Groundcare, è necessario che tutte le parti preposte si siedano intorno ad un tavolo al fine di trovare soluzioni concertate e concrete sulla questione. Non è giusto che a pagare siano sempre e solo i lavoratori dell’indotto degli aeroporti di Fiumicino e Marino”.
Stesso tenore per il collega alla Pisana Sbardella: “Sulla vicenda dei lavoratori della Groundcare, come suggerisce il collega consigliere capitolino Ignazio Cozzoli, anche la Regione Lazio, che spero si sia già attivata per aprire un tavolo presso l’assessorato al Lavoro, è chiamata a fare la sua parte”, rimarca il consigliere regionale del Gruppo Misto. “Per quanto riguarda il consiglio – continua Sbardella – in qualità di componente della VIII commissione, chiederò quanto prima al presidente Ciarla di convocare azienda, parti sociali e l’assessore regionale al Lavoro Lucia Valente, per discutere della grave”.
M.M.