di Francesco Moresi
Nella terza giornata di Champions League, la Roma subisce una severa lezione di calcio dai campioni tedeschi del Bayern Monaco, che allo stadio Olimpico asfaltano letteralmente i giallorossi con il risultato tennistico di 7-1. Stesso risultato che qualche anno fa la Roma (allenata da Spalletti), subì dal Manchester United di C. Ronaldo & Co., anche se in quella circostanza ci fu l’attenuante della trasferta proibitiva all’Old Trafford. Ieri sera, invece, gli uomini di Garcia, di fronte a numerosissimi tifosi giallorossi (record di incassi ndr), non sono riusciti a tirar fuori quel carattere necessario per poter arginare i forti giocatori allenati da Guardiola. L’errore, poi riconosciuto dallo stesso Garcia al termine del match, è stato quello di aver concesso troppo gioco ai bavaresi, approcciando male il match sin dall’inizio e subendo la veemenza tencica e fisica di Robben e compagni.
Dopo neanche dieci minuti la Roma, infatti, ha subito il primo gol, proprio da parte della forte ala olandese, imprendibile sulla sinistra da Cole, apparso ancora una volta spaesato. Alla mezz’ora i gol subiti erano già quattro, con amnesie difensive, insolite per la squadra di Garcia. Al termine del primo tempo, Robben ha arrontondato il risultato, complice anche una papera di De Sanctis. Nella seconda frazione, il tecnico francese ha cercato, per quanto possibile, di ridisegnare l’assetto tattico della squadra, sostituendo Totti con Florenzi e richiamando in panchina un’evanescente Cole per il greco Holebas. La Roma ha giovato dei cambi per almeno una ventina di minuti, sfiorando in più di un’occasione il gol della bandiera, che dopo ripetuti tentativi è arrivato con Gervinho, bravo ad insaccare di testa un bell’assist di Nainggolan. Il Bayern, mai domo ha immediatamente reagito e in pochi minuti ha chiuso i conti, prima con Ribery e poi con Shaqiri, cercato dal Ds Sabatini in estate.
Al termine del match, grande dimostrazione di sportività tra tifosi giallorossi e quelli del Bayern Monaco con scambio reciproco di sciarpe. Emozionanti anche i cori di incitamento al termine del match della Curva giallorossa rivolta ai giocatori in campo che hanno ringraziato i fans con generosi applausi, nonostante il passivo pesante subito e con la speranza che si sia trattato solamente di una serata negativa.