Campidoglio, inutile derby in maggioranza: la lupa cattiva vs “l’aquila in cattività”

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Campidoglio, inutile derby in maggioranza: la lupa cattiva vs “l’aquila in cattività”

derby tifosidi Marco Montini

Il Partito democratico contro la Lista Marino. La maggioranza si spacca. Non sul bilancio, non sul capitolo stadio, non sui diritti civili. E nemmeno sulla questione rom o l’emergenza rifiuti. A dividere i consiglieri comunali di centrosinistra è ‘nientepopodimeno’ che la campagna abbonamenti dell’As Roma, o meglio lo slogan – presente in dose massiccia sui mezzi pubblici dell’Atac – che, secondo l’esponente della Lista Marino Luca Giansanti, “incita alla caccia e al branco”. Sul tema il consigliere si chiede quanto sia opportuno che l’azienda pubblica di trasporto di Roma ospiti sui suoi mezzi tale pubblicità. La riflessione, messa nero su bianco dall’impavido, ha scatenato il panico con l’entourage del Pd capitolino subito impegnato a smontare le parole del ‘mariniano’. Ma evidentemente, anziché smorzare i toni, la vicenda politico-sportivo è cresciuta di intensità e polemica. Ad aprire le repliche il duo Tempesta-Palumbo: “Francamente non riusciamo a capire quale sia l’utilità di polemizzare sulla campagna abbonamenti 2014/15 dell’As Roma e sul fatto che l’azienda pubblica di trasporto di Roma la ospiti sui propri mezzi – hanno incalzato i due consiglieri del Pd di Roma Capitale: “I problemi del nostro calcio e del messaggio educativo che dovrebbe trasmettere non crediamo che dipendano da uno slogan goliardico che richiama, tra l’altro, alla Lupa, il simbolo di Roma. Sono ben altre le questioni su cui si dovrebbe discutere, a partire da quella della Presidenza della Federcalcio che, evidentemente, non ha ancora trovato una candidatura adeguata”. Vero, questioni senz’altro importanti ma che esulano dalle competenze amministrative del Campidoglio. Vale tanto per lo slogan incriminato dell’As Roma che per la scelta della nuova guida del calcio italiano. Ma tant’è, perché a dare manforte a Tempesta e Palumbo è arrivato di gran carriera sulla fascia Athos De Luca, la cui dichiarazione – tuttavia – più che disincentivare le critiche ha rischiato di dar adito a nuove polemiche. Visto che il consigliere, da vero uomo derby, butta dentro il calderone pure la Lazio e il suo simbolo: “Non c’è caccia più innocua che quella della campagna abbonamenti lanciata dalla A.S. Roma. Forse l’unica caccia che come animalista posso ammettere. Non comprendo invece chi nel criticare lo slogan e le immagini pubblicitarie proposte dalla A.S. Roma calcio non dice nulla sulla povera aquila tenuta in cattività, contro il regolamento comunale di tutela degli animali, solo per essere esposta la domenica in occasione degli incontri di calcio casalinghi dell’altra squadra capitolina”. Uno a uno palla al centro.

A rispondere con connotazioni un po’ più politiche, grazie al cielo, ci ha pensato Tommaso Giuntella, Presidente del Pd di Roma e Capogruppo del Pd in I Municipio: “In merito alle dichiarazioni polemiche sulle pubblicita’ della AS Roma sui mezzi Atac, dispiace che in ambienti della Lista Civica, forse complice il clima balneare di agosto, si sia trovato il tempo di sollevare una polemica piu’ adatta ai bar dello sport e non si sia ancora trovato il tempo di affrontare problemi come quello di esponenti municipi della lista stessa che, pur portando il nome di Marino nel simbolo, aggrediscono pubblicamente e a mezzo stampa l’azione dell’amministrazione capitolina e delle maggioranze comunale e municipale. Ci auguriamo una maggiore considerazione della distribuzione energie per il futuro”. Ovviamente il battibecco di casa Marino non è sfuggito alle opposizioni, che non hanno faticato a sottolineare l’autogol mediatico del centrosinistra. Così il coordinatore Fi per la provincia di Roma, Palozzi: “Si è consumata l’ennesima tragicommedia della sbandata maggioranza capitolina, che ha dato scena ad un patetico botta e risposta in merito alla pubblicità sui mezzi pubblici della campagna abbonamenti dell’AS Roma. Questa vicenda la dice lunga sul dilettantismo di una maggioranza comunale, che preferisce perder tempo a dibattere sullo slogan della squadra giallorossa piuttosto che risolvere i reali problemi che attanagliano la Capitale. Tanto per usare il gergo calcistico che piace al centrosinistra cittadino: la maggioranza, ormai ‘abbonata’ alle figuracce, finisce ancora una volta in fuorigioco”.

Difende le intenzioni giallorosse invece il consigliere romano di Ncd, Pomarici: “Più che una preoccupazione sui rischi sociali ed educativi che la campagna abbonamenti della Roma pianificata sui bus, Atac può provocare su chi la guarda, il twitter del consigliere Giansanti sembra un’azione di comunicazione pensata per accattivarsi le simpatie dei tifosi biancocelesti. La campagna di comunicazione della As Roma è brillante e accattivante. Richiama i valori della squadra giallorossa, non è offensiva e non incita all’odio e alla violenza. Punta solo sulla tradizone e sull’attaccamento alla squadra”. Più politica la critica di Rocca, responsabile enti locali fratelli d’Italia alleanza nazionale: “Trovo singolare che alcuni consiglieri di Roma Capitale abbiano il tempo per preoccuparsi e polemizzare in merito alla campagna abbonamenti della AS ROMA comparsa sui mezzi Atac, come se in questa città non ci fossero problemi ben più gravi che meriterebbero l’attenzione dei consiglieri capitolini”. Insomma in questo primo vero pomeriggio d’estate e di caldo torrido è andato in scena un primo vero assaggio di derby capitale. Del quale, detto in tutta sincerità, avremmo potuto fare davvero a meno.