Festa dell’estate a Villa Giulia e ‘Nonno Sitting’, la parola agli esperti

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Festa dell’estate a Villa Giulia e ‘Nonno Sitting’, la parola agli esperti

villagiuliamarinoFesta dell’estate e l’apertura della terza edizione “Nonno Sitting” apporta una crescita interiore in modo particolare la consapevolezza che la terza età tornerebbe a sentire l’utilità all’interno della società. Nonno Sitting è un momento di forte integrazione sociale ha lo scopo di farli sentire attivi e coinvolti, evitando sensazioni di disagio e allontanamento dalla vita reale. Per questo, Villa Giulia Comunità alloggio per Anziani è aperta per ferie con la terza edizione di “Nonno Sitting”, che ha l’obiettivo di rendere l’estate un momento di integrazione con attività socialmente utili.

Le attività proposte sono:

• educative come la trasmissione di informazioni;

• di animazione come momenti di integrazione e divertimento;

• di stimolazione cognitive come palestra per la mente;

• tante altre attività per la terza età.

Qual’è il ruolo dello psicologo-psicoterapeuta, lo chiediamo alla dottoressa Chiara Esposito che ci spiega come “la psicoterapia ha un ruolo importante, come agevolatore di pazienza e trasmissione di calore, è importante invitare l’anziano a raccontarsi in modo da creare una buona relazione ed interazione. Il racconto – continua la psicologa – è uno strumento importante in modo che l’anziano possa pian piano dare importanza a se stesso vendendo prima nell’altro la pazienza di ascoltare senza sentirsi giudicato, quindi nella relazione si crea una possibilità per il paziente, un’alleanza terapeutica. Kruse (1997) descrive che un obiettivo terapeutico – ancora la dottoressa Esposito – è mirato al miglioramento delle competenze sociali e al superamento dei problemi della vecchiaia. Secondo l’autore distingue tre prospettive: Perseverazione delle competenze: avviene attraverso al mantenimento costante della stimolazione attraverso il training delle competenze; Incremento delle competenze: è stato dimostrato che molti anziani sono in grado di ampliare le proprie capacità sociali e di acquisire nuove strategie per superare eventuali problemi; Recupero delle competenze: alcune patologie della vecchiaia possano alterare o ridurre determinate capacità funzionali in modo tale che alcune competenze possono risultare compromesse o perdute; l’unica strategia è di far sì che l’anziano si presti ad esercizi sistematici per il mantenimento delle capacità restanti.

Lo psicoterapeuta – si avvia alla conclusione la Esposito – ha il ruolo anche di gestire la stimolazione cognitiva e il rafforzamento della memoria a breve termine per evitare momenti di declino cognitivo. La stimolazione avviene attraverso tecniche cognitive e elaborato in gruppo con modalità computerizzata. Un altro ruolo fondamentale è con le famiglie dell’anziano come l’elaborazione del lutto, inserimento dell’anziano all’interno di una struttura . Lo psicoterapeuta – conclude la psicoterapeuta Chiara Esposito – diventa un mediatore tra l’anziano la famiglia e la struttura dove viene inserito”. La dottoressa Valentina Bastianelli ci parla del ruolo dell’educatore professionale: “il lavoro educativo – esordisce la dottoressa – è fatto essenzialmente di relazione fra persone. Per tale professione, infatti, hanno un particolare peso le tecniche dell’animazione e della conduzione di gruppi attraverso le quali si favorisce una cultura sulla riscoperta di autonomi valori che sono propri dell’uomo in quanto essere sociale. Quando si parla di animazione all’interno della competenza pedagogica bisogna far riferimento ad alcune tecniche mediante le quali, in tutti i settori del sapere e della cultura,

si è in grado di porre i soggetti a rielaborare i vari contenuti in modo attivo e partecipativo. Ecco, allora, l’importanza della tecnica della ricerca, dell’espressione corporea, ecc… Si può parlare – continua l’educatrice – di metodologia educativa, pertanto, nel momento in cui si realizza la capacità di gestire con strategie precise e controllabili l’incontro-scontro tra l’ambito degli obiettivi educativi a cui si tende, da un lato e quella che potremmo indicare come realtà educativa con cui ci si relaziona, dall’altro. Di conseguenza, solo attraverso un agire consapevole e intenzionale di questo tipo si può passare da una cultura della custodia ad una cultura dell’accoglienza e del recupero. L’Educatore – conclude la Bastianelli – si propone agendo in termini di intenzionalità, suggerendo una serie di interventi che tendono a modificare l’altro, sollecitando la capacità di fare cultura anziché essere soltanto oggetto di cultura”.

La dottoressa Marina Ciciotti, invece, ci parla del ruolo del dietista: “all’anziano occorre dare un giusto lasso di tempo affinché si adatti gradualmente al nuovo ambiente, operando per favorirne la distensione, il riposo, e per far si che possa coltivare degli interessi, procedendo allo stesso tempo alla correzione di abitudini alimentari di solito non corrette e non adatte all’età ed al suo stato di salute – così la dottoressa Ciciotti. Il momento del pasto deve essere per l’anziano un momento di distensione quindi si richiede la massima attenzione per creare in lui un giusto stato di serenità. Da non trascurare – continua la Ciciotti – assolutamente l’appetibilità dei pasti somministrati Ai tre pasti principali, ossia colazione, pranzo e cena, devono aggiungersi uno spuntino a metà mattinata, una merenda nel pomeriggio ed un bicchiere di latte o una tisana la sera, dopo cena. L’alimentazione – conclude la dietista – dovrà essere regolata in funzione anche di eventuali patologie dell’anziano”. Infine il bilancio di un anno di attività nel ricovero per anziani: “a Villa Giulia – dichiara il team di Villa Giulia e Nonno Sitting – al momento dell’ingresso dell’ospite vengono effettuati colloqui con il personale qualificato in questo caso una psicoterapeuta , che si interessa di programmare degli incontri sia con l’anziano che con i familiare per creare un PAI con obiettivi a breve, medio e lungo termine. Le attività – conclude – vengono svolte in sincronia e supervisione con tutti gli operatori esperti come psicologi psicoterapeuti, assistenti sociali e educatori professionali e agenzie di eventi per terapia occupazione e medici specialisti che collaborano con la struttura Villa Giulia e Nonno Sitting”.