Lavoratori dei call center in piazza quest’oggi nella Capitale. Migliaia di lavoratori del settore, provenienti da tutta Italia, per la manifestazione nazionale indetta da Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil. Le ragioni della protesta sono la richiesta di salvaguardia dei 90mila posti di lavoro a rischio e l’assoluto no alla delocalizzazione delle aziende fuori dal territorio nazionale. “Il corteo di oggi – ha detto Stefano Conti, segretario nazionale Ugl – richiama all’attenzione del Governo la situazione dei lavoratori in aziende di outsourcing, con l’auspicio che il tavolo sui call center”, partito presso il ministero lo scorso 27 maggio possa portare a individuare quelle norme regolatorie indispensabili. Secondo il segretario nazionale Slc Cgil, Massimo Cestaro, la situazione degli operatori dei call center è sempre più insostenibile: “le aste al massimo ribasso sono insopportabili per i lavoratori ma anche per le imprese sane”. Così invece Giorgio Serao, segretario nazionale Fistel Cisl: “È bene che i padroni osservino e guardino, oggi e’ l’inizio di una grande lotta, di una grande battaglia per dignita’ e lavoro. Domani saremo ancora piu’ forti”.
Ad intervenire sulla vicenda anche il consigliere regionale di FI, Adriano Palozzi: “Non è assolutamente da sottovalutare la richiesta d’aiuto, lanciata oggi dalle migliaia di lavoratori dei call center, scesi in piazza a Roma per invitare il Governo nazionale a tutelare concretamente i posti di lavoro in pericolo. Sono circa 90mila gli operatori del comparto italiano, un esercito di professionalità che rischia di pagare sulla propria pelle gli effetti deleteri di un settore in forte crisi, vuoi per la complicata congiuntura economica del momento, vuoi per la carenza di normativa regolatoria. Per il premier Renzi e il suo governo è giunto il momento di cambiare passo, di mettere in campo misure più serie, efficaci e adeguate al fine di tutelare i lavoratori dei call center. Si tratta di una battaglia di civiltà e diritto che le istituzioni non possono e non devono trascurare”. Così il consigliere regionale e il coordinatore FI per la provincia di Roma, Adriano Palozzi.