Da predoni del ferro a cartoneros, con i carrelli sottraggono informazioni sensibili che non si sa dove finiscono. “Abbiamo scoperto un nuovo aberrante fenomeno di degrado e di violazione della privacy, che espone i cittadini romani a gravissimi pericoli legati alla circolazione di dati ed informazioni sensibili, nonché indirizzi, dati bancari ed ogni altra informazione utile e riservata. Al recupero del rame e del ferro nei cassonetti dell’immondizia, si sta accostando progressivamente il fenomeno del rovistaggio delle campane bianche.” Lo dichiarano in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio, e Marco Giudici, consigliere del XII Municipio di Roma.
“I predoni del ferro stanno diventando predoni della carta – proseguono i due -, estratta e selezionata con le mani dalle campane e trasportata con i carrelli. Il metodo richiama il quello dei cartoneros sudamericani, solo che a Roma non conosciamo la filiera e, perciò, non sappiamo dove va a finire il recupero illegale di questi rifiuti da riciclare. Questo fenomeno deve essere stroncato il prima possibile, perché soggetti ignoti vengono in possesso di dati ed informazioni che espongono al pericolo quei cittadini che differenziando la carta con impegno e dedizione. Bisogna intervenire subito, anche perché c’è da aspettarsi che le nostri informazioni transitino per mani criminali. Oltretutto attendiamo un calo della raccolta differenziata da parte dei cittadini. Per questo presenteremo un esposto alla procura della Repubblica per chiedere l’apertura di un indagine e la repressione del fenomeno prima che dilaghi. Ci aspettiamo che il sindaco Marino si svegli e cominci ad interessarsi della sicurezza di milioni di cittadini esposti al pericolo della circolazione di informazioni” concludono Santori e Giudici.