Falcognana, l’aula Giulio Cesare boccia la “mozione no discarica”

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Falcognana, l’aula Giulio Cesare boccia la “mozione no discarica”

mozionefaclognanaDall’assemblea capitolina di ieri sarebbe potuto venir fuori un messaggio politico preciso e schietto: un no ulteriore – e pesante come un macigno – all’ipotesi della Falcognana quale sito ai rifiuti capitolini.
Delineando al contempo una presa di posizione chiara e concreta da parte del Comune di Roma e dell’aula Giulio Cesare tutta. Ma per un motivo o per un altro, la mozione discussa ieri è stata bocciata con 15 voti contrari, 10 favorevoli e un astenuto. Una bocciatura che fa discutere e che ha già sformato reazioni e critiche politiche.

CONSIGLIERE REGIONALE PALOZZI (FI) – “Ieri in aula Giulio Cesare era in discussione la mozione che impegnava sindaco e giunta capitolina, d’intesa con la Regione Lazio, a porre in essere le iniziative necessarie, atte ad escludere definitivamente la discarica di Falcognana quale sito da utilizzare per i rifiuti di Roma. Poteva essere per Marino e i suoi adepti l’ennesimo assist per dire no al sito di via Ardeatina. Ma purtroppo il prezioso “passaggio” istituzionale si è trasformato in un incredibile autogol, considerato che il centrosinistra consiliare ha deciso di rispedire al mittente e bocciare il documento. Si tratta di un episodio contraddittorio e che, ahimè, confuta le rassicurazioni fornite dal sindaco ai cittadini solo qualche mese fa. Dunque mi chiedo: non è che sotto sotto Marino e Zingaretti covino ancora il desiderio di riaprire il match alla Falcognana magari spingendo il ministro Galletti a nominare un commissario per l’emergenza rifiuti? Avvertiamo già da adesso il “duo dallo scaricabarile facile” che ci opporremo con le barricate a qualsiasi eventuale tentativo di localizzare a Falcognana una nuova discarica per l’immondizia capitolina”. Così il consigliere regionale di FI e vicepresidente della commissione Ambiente, Adriano Palozzi.

VICEPRESIDENTE CONSIGLIO MUNICIPALE IX, DE JULIIS (FI) – “Era il 20 gennaio scorso il giorno in cui il sindaco Marino, presso una cooperativa sociale a Castel di Leva, disse che Falcognana non avrebbe ricevuto i rifiuti di Roma ma, contemporaneamente, affermò che Roma avrebbe avuto bisogno di una discarica di “servizio”. Noi abbiamo chiesto di mettere nero su bianco l’affermazione di escludeva Falcognana come potenziale sito ma anche di escluderla come discarica di “servizio” o per le “emergenze”, altrimenti quelle parole sarebbero state prive di significato. Per questo motivo nei giorni successivi a quell’incontro ho inviato a tutti i capigruppo di Roma Capitale una Mozione che andava in questa direzione con lo scopo di mettere la parola fine su questa vicenda. La sinistra dell’assemblea capitolina purtroppo ha bocciato il documento che richiedeva sia di escludere Falcognana come discarica di emergenza sia di richiedere l’intervento dell’Avvocatura di Roma Capitale nel giudizio tra Ecofer e Mibac la cui prosecuzione nella fase di merito è stata disposta con l’udienza pubblica del 26 giugno 2014. Questo dopo che nella sentenza del Tar era già stata evidenziata l’inerzia di Roma Capitale dove è scritto «tenuto conto che nulla l’amministrazione ha replicato in ordine alla richiesta di sospensione del provvedimento impugnato». A che gioco stiamo giocando ? Sindaco Marino se le affermazioni del 20 gennaio fossero state vere per quale motivo non votare questa mozione? Siamo stufi di giochini e giochetti che si ripetono da mesi, stufi di vedere Consiglieri Comunali e Presidenti di Commissione scendere in piazza con i cittadini o dichiarare di essere contrari alla discarica al di fuori del Palazzo ma che non fanno nulla nell’unico luogo dove sono chiamati a farlo, l’assemblea capitolina! Stufi dell’ennesima assenza del Presidente Santoro che non va a difendere il Municipio e che non si fa rispettare, stufi dei giochini per cui la sinistra del Municipio dice no alla discarica ma quella comunale e regionale vanno in un’altra direzione al fine di tentare di mantenere il consenso sul territorio. Ancora una volta ci troviamo di fronte ad una colossale presa in giro nei confronti di cittadini a cui è stato fatto fatto veramente ogni tipo di sgarbo, alla faccia della partecipazione tanto decantata! Marino e Santoro per cortesia, liberate Roma, andate a casa!”.