di Luca Priori
C’è mancato un soffio che Alonso facesse il colpo grosso e che tutti i tifosi italiani e asturiani vedessero ricompensate le loro copiose gufate iniziate ormai un mese fa dopo il gran premio coreano e intensificatesi in questo weekend. L’impresa dello spagnolo era quasi impossibile ma dalla sua Fernando poteva vantare diversi alleati. In primis la griglia di partenza, formatasi in seguito alle qualifiche del Sabato, che vedeva Seb invischiato in un panino piuttosto pericoloso formato dalle due McLaren e dall’altro ferrarista Massa che precedeva Alonso solo ottavo. Da non sottovalutare l’incognita pioggia brasiliana, che è costata cara nel 2008 a Felipe Massa in lizza per il titolo con Hamilton, e soprattutto la pressione a tratti eccessiva di Vettel apparso scuro in volto già a partire dai primi turni di libere.
Con ingredienti di questo tipo era quasi prevedibile una gara ricca di colpi di scena, ma si sa spesso la realtà va oltre l’immaginabile.
Pronti, partenza, via. Vettel : contatto in partenza, testa coda, musetto rotto, ultimo in classifica. Dall’altra parte l’asturiano ha dato come al solito il suo meglio al via balzando dall’ottavo posto al terzo. Così il tedeschino ha cominciato la sua rincorsa stile Abu Dhabi ma a complicare la sua risalita ci si è messo il muretto, che nel tram tram dei pit-stop dovuti alla pioggerellina intermittente, ha fatto rientrare il campione del mondo 2011 due volte. In questo momento Alonso è secondo davanti a Massa e in virtù di questo piazzamento e di quello di Vettel è virtualmente campione del mondo. Come spesso è sembrato in questa stagione il pilota biondo della Red Bull anche oggi è sembrato avere sette vite come un gatto, sette vite che lo hanno portato a risalire la corrente sino alla sesta posizione utile a garantirgli il titolo. La gara insieme al campionato sono finite in questo momento con Vettel che ha vinto il campionato con solo tre punti di vantaggio davanti al ferrarista Alonso, il vero vincitore di questo campionato, capace di tenere testa nel corso di una stagione intera ad un team e ad una macchina decisamente più attrezzata rispetto alla propria.