Fosse Ardeatine, la città di Roma ricorda le 335 vittime del tragico eccidio

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Fosse Ardeatine, la città di Roma ricorda le 335 vittime del tragico eccidio

eccidiofosseardeatineLa città di Roma si ferma nel ricordo indelebile delle vittime dell’eccidio delle Fosse Ardeatine. Nel settantesimo anniversario di quella tragedia le istituzioni hanno voluto ricordare un pezzo di storia italiana, scolpito nella memoria comunitaria. “Questa giornata – ha rimarcato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano – assume il significato di un ricordo terribile e incancellabile. Settant’anni sono un importante anniversario. La scorsa settimana a Cassino sono state ricordate altre giornate terribili. Bisogna sempre saper ricordare che la pace non è un regalo o addirittura un dato scontato e per quel che riguarda il nostro e gli altri Paesi europei è una conquista dovuta a quella unità europea, a quel progetto europeo che oggi da varie parti si cerca di screditare”.

Importante anche il pensiero del presidente della Regione Lazio Zingaretti: “Questa e’ una giornata importante, un episodio che ha segnato la storia di Roma, e non solo di Roma, come le altre tragedie di cui ricorrono i 70 anni. Il nazifascismo ha perso, la democrazia ha vinto e questa democrazia non può dimenticare che la vittoria della libertà è costata tanto sangue”. ha detto il governatore del Lazio a margine della cerimonia di commemorazione del 70 anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine, svoltosi presso il Mausoleo Ardeatino.  “Non possiamo dimenticarlo per le vittime – ha aggiunto – ma non possiamo dimenticarlo soprattutto per noi, che nella democrazia e nella libertà continuiamo a credere e a batterci tutti i giorni per affermarla, sapendo che la democrazia non è mai conquistata di per sé – ha concluso – ma è una conquista quotidiana”.

Intenso il commento del consigliere regionale Adriano Palozzi: “Oggi ricorre il settantesimo anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine, dove persero la vita 335 tra civili e militari italiani: un massacro devastante e terribile, che non può e non deve essere dimenticato dalla nostra comunità. Questa data, che segna indelebilmente la memoria collettiva del nostro popolo, ci ricorda che è nostro dovere adoperarci quotidianamente per l’affermazione dei principi universali di libertà e democrazia”.