Serie A, Lazio vince e convince: Keita Top, Biava Flop

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Serie A, Lazio vince e convince: Keita Top, Biava Flop

laziocagliariLa Lazio vince e convince a Cagliari, ottenendo tre punti importanti per poter continuare a sperare in un piazzamento che possa garantire l’accesso diretto all’Europa League 2014-2015. Gli uomini di Reja, dopo la battuta d’arresto della scorsa settimana con l’Atalanta, tornano alla vittoria rifilando ben due gol ad un Cagliari a tratti evanescente e poco concreto sotto porta. I biancocelesti pur privi di Candreva, si schierano con un 4-4-2 atipico, riproponendo la formula del doppio regista, che aveva prodotto buoni risultati in passato. In difesa torna Novaretti per le defezioni di Dias e Ciani, mentre il giovane Keita vince il ballottaggio in avanti con Perea, affiancando il rigenerato Klose. Il Cagliari risponde invece con uno spregiudicato 4-3-3, schierando il tridente in avanti composto da Ibarbo, Cossu e Nenè, relegando in panchina Pinilla.

La Lazio sblocca immediatamente il risultato con Lulic che lanciato in velocità da Gonzalez, brucia la difesa dei sardi e a tu per tu con Avramov non fallisce, siglando il gol del momentaneo uno a zero a favore dei capitolini. Il Cagliari ci prova in più di un’occasione soprattutto con il giovane Ibarbo, il quale sfruttando le sue doti atletiche riesce più volte a mettere in difficoltà la retroguardia biancoceleste. Il portiere capitolino Marchetti però non è mai impegnato seriamente e su questo leitmotiv, si conclude un primo tempo piuttosto avaro di occasioni. Nel secondo tempo la partita si rende più vivace con le occasioni fallite da Klose e Keita da una parte e da Ibarbo e Pinilla dall’altra. Quest’ultimo fallisce clamorosamente un calcio rigore, decretato giustamente dall’arbitro Irrati per fallo di Biglia ai danni del cagliaritano Vecino, calciando a lato il pallone del possibile pareggio.

La Lazio galvanizzata, punisce poco più tardi i sardi con il giovane Keita, chiudendo di fatto il match e portando a casa tre punti essenziali che le permettono di avvicinare il quinti posto dell’Inter ormai distante solo sei lunghezze. Per gli uomini di Reja, le prossime partite, rappresenteranno un buon banco di prova, per misurare le reali ambizioni della squadra biancoceleste, che dovrà vedersela con avversarie del calibro di Milan, Genoa e Parma, squadre apparse piuttosto in forma negli ultimi tempi, fatta eccezione per gli uomini di Seedorf, in piena crisi di risultati. Il Cagliari di Lopez, dal canto suo, ha disputato una partita sottotono, dimostrando ancora una volta le lacune tattiche di una squadra che con soli 29 punti in classifica non può e non deve sentirsi già salva. I sardi, apparsi piuttosto stanchi e prevedibili, accusano la mancanza di un leader a centrocampo che detti i tempi di gioco e distribuisca con intelligenza le giocate nei punti nevralgici del campo.

TOP E FLOP

LAZIO

TOP KEITA: il giovane, cresciuto nella cantera del Barcellona, incanta i tifosi biancocelesti con giocate da grande campione. Potenzialmente è un fuoriclasse, dovrebbe in certe occasioni osare di più senza aver paura di sbagliare. Sorge spontanea la domanda: riuscirà Lotito a mantenerlo in biancoceleste a lungo accontentando le richieste del ragazzo e del suo entourage? Staremo a vedere.

FLOP BIAVA: L’esperto difensore capitolino, in più di un’occasione, nel primo tempo, si fa saltare da Ibarbo, a tratti incontenibile. Il duello tra i due, tra i più interessanti del match si ripropone anche nel secondo tempo, ma Biava con esperienza riesce alla lunga a uscirne vincitore.

CAGLIARI

TOP IBARBO: Il colombiano è nettamente il più intraprendente tra i giocatori sardi. Scatta, dribbla e combatte su ogni pallone, arrivando spesso poco lucido alla conclusione. La squadra non lo supporta e nel secondo tempo sparisce pian piano, annullato dalla difesa laziale.

FLOP PINILLA: Fallisce clamorosamente il rigore del potenziale pari. Calcia con troppa sicurezza alla sinistra di Marchetti, non centrando lo specchio della porta. Prova generosa la sua ma l’errore dal dischetto grida vendetta e la sua prestazione ne risente.

Francesco Moresi