“La Juve deve essere contenta di quanto ha fatto nel 2013. Per l’Europa sta cercando di lavorare al meglio, non ha centrato l’obiettivo ma sta facendo benissimo nel nostro campionato che è sempre difficilissimo”: l’ha detto Giancarlo “Picchio” De Sisti, ospite questa mattina, con il giornalista Italo Cucci e Marco Baroni allenatore del Lanciano, al microfono di Massimo Boccucci a “Pezzi da 90” sull’emittente umbra Radio Onda Libera.
Cosa potranno fare sul mercato Roma, Napoli, Fiorentina e Inter per avvicinare la Juve?
“La Roma porobabilmente irrobustire il centrocampo che è un reparto già forte. I giallorossi tendono a dare la massima soluzione ai problemi offensivi attraverso le azioni individuali, soprattutto di Gervinho e Ljajic. Abbiamo visto che in assenza di Totti qualche carenza in più la mostra in fase d’attacco. La Juve arriva alla conclusione con la manovra corale e l’inserimento dell’uomo senza palla con la capacità di saper gestire spalle alla porta il pallone come nessuno. Le rivali dovranno fare qualcosa per cercare di ridurre questo gup, anche se la Juve può continuare a farla da padrona”.
Juve-Roma sabato prossimo potrà mettere un pò di brividi al campionato?
“Penso di sì, sebbene la logica ci dice che la Juve potrebbe non farsi scappare questa occasione per chiudere i giochi. La partita è aperta perché la Roma può trovare la chiave nella prestazione. E’ una squadra difficile da affrontare quella di Garcia. La Juve non l’ha ancora vinta pur restando favorita. La Roma punterà tutto su questa partita per dare un senso maggiore al proprio campionato, nel quale ha già recuperato i due anni di delusioni”.
Da Cagliari il d.s. Salerno fa sapere che 5 club vogliono Nainggolan: il centrocampista belga può aiutare a fare il salto di qualità?
“Sì, è un giocatore di valore. Ha dei requisiti che somigliano vagamente a Vidal che è già un pezzo da 90. Può far comodo a tre-quattro grandi e allo stesso Milan che è la grande delusione”
A chi darebbe il Pallone d’Oro tra Messi, Ronaldo e Ribery?
“Difficile dirlo tra Ronaldo e Ribery. Messi ha deluso quest’anno anche se resta un grande. Io dico Ronaldo perché ha fatto un sacco di gol e per simpatia”.
Il 2014 è l’anno del mondiale brasiliano: per gli azzurri sarà una missione possibile?
“Faccio mie le riflessioni dell’ultima intervista di Prandelli: non siamo i più forti, ma possiamo dare fastidio ai più forti. Ci tocca un campionato del mondo da outsider. Noi siamo quattro volte campioni e abbiamo ridimensionato tanti. Non sempre l’erba del vicino è sempre più verde”.
Pepito Rossi può essere per Prandelli quello che Pablito Rossi fu per Bearzot nell’82 in Spagna?
“E’ l’augurio di tutti noi. E’ un grande recupero per il nostro calcio. Ancora non è tornato quello del passato e c’è ancora un pò di tempo per vederlo al massimo in Brasile”.