Geologi a Viterbo, rocce tra coas normativo e questione arsenico

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Geologi a Viterbo, rocce tra coas normativo e questione arsenico

troncaIl sindaco Leonardo Michelini al convegno Terre e rocce da scavo: normativa, procedure tecnico-autorizzative e aspetti gestionali, organizzato dall’Ordine dei Geologi del Lazio. L’evento, che ieri si è svolto presso la Sala Alessandro IV di Palazzo Papale, ha visto, per la parte istituzionale, anche l’intervento del presidente della Provincia Marcello Meroi, e del consigliere nazionale dell’Ordine, nonché funzionario della Regione Lazio, Eugenio Di Loreto. A coordinare i lavori il presidente dell’Ordine dei Geologi del Lazio Roberto Troncarelli.

“Questo convegno – ha sottolineato il sindaco Michelini durante il suo intervento – rappresenta un’importante occasione di confronto su tematiche di particolare attualità. Un incontro che fornisce un punto di vista specifico, tecnico, e non necessariamente amministrativo. Ritengo fondamentale la collaborazione tra ordini professionali, realtà locali, enti e territorio. Un confronto da cui potrà scaturire una visione di sistema, condizione questa fondamentale per studiare, individuare e applicare soluzioni mirate, frutto di un lavoro sinergico. Penso immediatamente alla problematica arsenico. I geologi, attraverso i loro studi, possono fornire un prezioso contributo per trovare nuove soluzioni, tra cui quella dell’individuazione di falde acquifere pulite, dalle quali attingere acqua priva di arsenico. Soluzioni meno costose e indubbiamente più durature rispetto a quella dell’utilizzo dei dearsenificatori, impianti che richiedono elevati costi di manutenzione e soprattutto non rappresentano la soluzione definitiva”.

Il sindaco Michelini si è poi congratulato con il presidente dell’Ordine regionale Troncarelli per l’importante incontro, dedicato a una tematica vicina al territorio e utile alle amministrazioni. E proprio Troncarelli ha invece rivolto un appello sulla necessità di una legge regionale ad hoc, che recepisca i mutamenti normativi nazionali avvenuti il 21 agosto scorso relativo al corretto e certo riutilizzo delle rocce e terre da scavo: “Vige il bisogno di regimentare l’utilizzo come sottoprodotti dei materiali da scavo di tutti i cantieri e dare una corretta e specifica applicazione alla gestione di terre e rocce da scavo – ha detto Troncarelli -. Tutto questo nel rispetto dell’ambiente e per la tutela della salute collettiva. Una nuova legge regionale, che recepisca e modifichi in alcuni passaggi l’art. 41bis della Legge 98/13 (legge di conversione del “Decreto del Fare”)  è dunque fondamentale alla luce delle recenti modifiche legislative che hanno costretto liberi professionisti, imprese ed enti pubblici a reimpostare le modalità di elaborazione e valutazione delle procedure gestionali dei materiali”.