Giustizia Precaria e precari Giustizia: l’Europa chiama, l’Italia non risponde

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Giustizia Precaria e precari Giustizia: l’Europa chiama, l’Italia non risponde

precari“L’Europa chiama, l’Italia non risponde. Il rischio di subire enormi sanzioni da parte dell’Unione Europea per il grave stato in cui versa il sistema giustizia è dietro l’angolo. Cause che durano decenni, carenza di personale che sfiora le 10.000 unità, 1000 pensionamenti all’anno, un arretrato giudiziario che costa all’Italia due punti di PIL. A tutto questo le istituzioni non danno risposte. Anzi, nella legge di stabilità l’Italia si permette ancora il lusso di tenere impegnati 3100 tirocinanti (destinati al supporto del personale di cancelleria, ex legge 228/2012) per sole 210 ore pari a circa 35 giorni lavorativi, nonostante tutti i presidenti degli uffici giudiziari abbiano sollecitato e chiesto gran voce al Ministero della Giustizia un utilizzo sistematico di tale personale formato con risorse pubbliche e destinato a vivere con poco più di 2000€ all’anno. Le istituzioni, che molto spesso spacciano tra le priorità quella di riformare il sistema giustizia, ormai da mesi non sono in grado di dare un segnale concreto. L’ultima conferma di tale incapacità arriva in occasione dei lavori in Commissione Bilancio della Camera dei Deputati sulla legge di stabilità nella quale un emendamento, che consentirebbe ai 3100 precari e agli uffici giudiziari di poter tirare un sospiro di sollievo, risulta essere stato clamorosamente accantonato per mancata copertura finanziaria. A tal fine diventa necessario recuperare risorse che erano state individuate e per le quali il Governo aveva espresso parere favorevole nella seduta del 04/12/2013 in Commissione Giustizia, riunita in sede consultiva, a cui era, poi, seguito quello favorevole dei relatori ed approvato, infine, dalla II Commissione. E’ inaccettabile che oggi tale impegno non venga mantenuto e che si continui a giocare con la vita di 3100 famiglie che rischiano di trovarsi sul lastrico. Le Istituzioni dovranno spiegare i motivi di un vero fallimento all’Europa, agli Uffici Giudiziari, agli italiani e ai 3100 precari.  Si chiede la massima attenzione sul disagio che lo Stato italiano costringe a far vivere i precari/tirocinanti degli uffici giudiziari”. 

UPG, Unione Precari Giustizia  ITALIA