“Il 12 novembre 2003, un automezzo carico di esplosivo scoppia davanti alla base dei Carabinieri nella città di Nassirya: muoiono 19 italiani e 9 iracheni. Sono passati due lustri ma quel giorno è ancora indelebile nella memoria collettiva: una dramma nazionale, un lutto per il nostro Paese che ci ha insegnato a lottare con impegno e determinazione contro l’azione delirante del terrorismo internazionale. Il mio pensiero e la mia vicinanza, adesso come allora, vanno alle famiglie dei militari e dei civili della tragedia irachena. Persone coraggiose, che affrontarono con grande compostezza il dolore per la perdita subita. Adesso come allora, dunque, stringiamoci intorno a loro e ringraziamo al contempo tutti i nostri connazionali che hanno combattuto e combattono quotidianamente per affermare la pace e la democrazia. Mi associo all’amico Gasparri nella convinzione che lo Stato debba riconoscere il sacrificio di quei 19 carabinieri, prima di tutto padri, mariti, figli: si conceda una vera medaglia d’oro al valor militare, senza ipocrisie di sorta”. Così in una nota il consigliere regionale del Pdl, Adriano Palozzi.