“L’Italia non deluderà contro l’Armenia. C’è la carica giusta e si avverte che gli azzurri ci tengono molto. La formazione cambia e chi giocherà vorrà mettersi in evidenza. Il San Paolo, poi, trascinerà tutti. Prandelli sa gestire la squadra e c’è empatia con tutto l’ambiente.”: l’ha detto Damiano Tommasi, presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, ospite ieri mattina al microfono di Massimo Boccucci a “Pezzi da 90” sull’emittente umbra Radio Onda Libera, con Luigi Garlando della Gazzetta dello Sport e Giorgio Lugaresi presidente del Cesena.
Balotelli ne ha combinata un’altra delle sue: possibile che sia ingestibile?
“Dispiace perchè si dovrebbe parlare più della partita. Balotelli fa sempre notizia anche quando non si allena e non gioca. Riesce a spostare l’attenzione mediatica non soltanto a livello nazionale”.
Roma-Napoli e Fiorentina-Juve alla ripresa del campionato: siamo già alle partite che valgono tanto di più?
“Sono parte di un percorso importante, ci si giocherà molto, ma non tutto. La Roma vive una situazione particolare, molto positiva. C’è il clima giusto, fin dal ritiro, e si vede la grande sintonia con l’allenatore. Può durare a lungo”.
Le battaglie dei calciatori sono in primo piano, come l’ultima sullo svincolo per i dilettanti: dove volete arrivare?
“Alcune battaglie sono di tipo sindacale e altre di natura tecnica. Vogliamo essere al centro dei progetti tecnici per dare un apporto a tutto il sistema. Anche nei dilettanti non si capisce perché un giocatore non possa decidere del proprio destino dopo la maggiore età. Sulle regole è chiaro che deve essere sempre il campo a parlare e a dare spazio a chi merita”.
Vi stanno ad ascoltare o è un tiro alla fune?
“Non so se perchè sono giovane, ma devo dire che si è instaurato un clima innovativo basato sul dialogo e il confronto. Non c’è bisogno del muro contro muro. C’è gente nuova, penso anche ad Abodi, che vuole portare qualcosa di diverso”.