Domani i lavoratori del Giustizia manifesteranno per protestare contro la riforma della geografia giudiziaria, entrata in vigore dallo scorso 13 settembre che si tradurrà in un arretramento dello Stato dal territorio. La riforma rischia, da subito, di gettare la Giustizia nel caos organizzativo.
Unitariamente FP CGIL , CISL FP, UIL PA hanno indetto una assemblea davanti alla sede di Via Arenula dalle 11 alle 14, per lanciare un appello al Ministro e bloccare l’applicazione della nuova geografia che per la nostra regione taglia 15 sedi distaccate e avrà gravi ripercussioni negative non solo sui lavoratori ma anche sulla nostra comunità.
La Giustizia e il suo Ministero hanno bisogno di una vera riforma orientata verso una semplificazione delle procedure per velocizzare i tempi, hanno bisogno di un vero, serio e mai decollato processo di digitalizzazione. E’ necessario riorganizzare gli uffici per rendere efficiente il servizio valorizzando soprattutto le professionalità interne. Occorre incrementare gli organici carenti. Una seria riorganizzazione deve avere obiettivi condivisi ed essere realizzata attraverso relazioni sindacali corrette.
Nonostante Cgil Cisl e Uil abbiano manifestato da subito preoccupazioni e presentato proposte non è stata fornita alcuna risposta convincente e il Ministro ha proseguito nell’attuazione di questo progetto sbagliato.
Ora è il momento della mobilitazione .
Diciamo no alla chiusura delle sezioni dei Tribunali e alla ennesima penalizzazione per lavoratori e cittadini.
Chiediamo una vera riforma e riorganizzazione della Giustizia che renda anche il nostro territorio più coeso, più competitivo, capace di generare sviluppo e occupazione.