Riceviamo e volentieri pubblichiamo nota del Professor Stefano Gresta, Presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologa (INGV), sul processo de L’Aquila. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia tempo fa ha costituito un Gruppo di Lavoro sul Processo de L’Aquila ai componenti della Commissione Grandi Rischi. In questi giorni il Gruppo è stato allargato e si avvale ora anche delle competenze di Alessandro Bonaccorso, Paola Bordoni, Thomas Braun, Paolo Marco De Martini, Martina Demartin, Raffaele Di Stefano, Ingrid Hunstad, Lucia Luzi, Carlo Meletti, Silvia Pondrelli Francesca Quareni, Francesca Pacor e Stefan Nielsen. Il monitoraggio e lo studio dei fenomeni sismici che avvengono in Italia rientrano tra i compiti istituzionali dell’INGV. Dati e risultati vengono consegnati regolarmente agli organi competenti, alla Protezione Civile e sono poi resi pubblici. Il Prof. Enzo Boschi, allora Presidente dell’INGV, ha partecipato alla riunione della Commissione Grandi Rischi del 31 marzo del 2009 come membro della commissione, mentre il Dott. Giulio Selvaggi, allora Direttore del Centro Nazionale Terremoti dell’INGV, ha partecipato per presentare i dati sulla sequenza in atto, raccolti ed elaborati dall’INGV. Pertanto l’INGV ha fornito una sintesi di tutte le informazioni e i dati allora disponibili sulla pericolosità, sulla sismicità storica e sulla sequenza sismica in atto. Le considerazioni fatte in quella sede furono ben ponderate, confermando che L’Aquila era ed è una delle aree a maggiore pericolosità sismica in Italia. Nulla di più si sarebbe potuto aggiungere in merito all’evoluzione della sismicità nei giorni a seguire. Entrambi i nostri colleghi hanno rappresentato la posizione ufficiale dell’INGV al meglio delle competenze e delle conoscenze disponibili in quel momento. Malgrado ciò, è stato istruito un processo in cui essi sono stati imputati e condannati in primo grado. L’INGV auspica che la correttezza del loro operato possa emergere nei prossimi gradi di giudizio.