Settimana intensa quella vissuta in Parlamento. Abbiamo ancora una volta testato come in questo Paese ci si debba prostrare ai capricci di una sola persona e, cosa ancora più grave, questi vengono avallati anche da quello che dovrebbe essere il proprio avversario politico, ora alleato nel Governo dell’inciucio.
Un intero Paese bloccato da una persona. Se questa è democrazia.
Nel frattempo si discutevano le riforme costituzionali dove il Movimento 5 stelle ha presentato oltre 100 emendamenti, tutti sistematicamente bocciati, in barba al 25% degli elettori.
“Una situazione insostenibile dove si perpetra lo stupro di dignità vissuto negli ultimi venti anni” sono le parole della Senatrice Genzanese del M5s, Elena Fattori.
Promotrice della lettera aperta spedita dal capogruppo al Senato Nicola Morra per favorire l’incontro tra il Ministro dello svilluppo Flavio Zanonato e le associazioni contro l’inceneritore di Albano, la Fattori ha anche mostrato la propria indignazione in aula per come viene trattata la nostra Costituzione.
“I padri costituenti hanno impiegato tempo per scrivere la carta, qui invece si vogliono accorciare i tempi di discussione delle riforme costituzionali per portarle da tre mesi a un mese. Non sarebbe l’abbreviazione per un singolo disegno di riforma, ma per potenziali infiniti, svilendo così tutto l’iter. Si vuole riproporre, con lo snellimento delle procedure, il solito malcostume di mescolare le carte e creare confusione ” Questo uno dei passi del discorso fatto in aula dopo aver citato Calamandrei e aver riportato l’aula all’ordine, distratta su un tema che evidentemente ai partiti non interessa.
Significative anche le parole a chiusura di discorso, dove al centro tornano i cittadini:”Il popolo non chiede fretta nel cambiare la Costituzione, ma di usare l’urgenza per occuparci della sua disperata condizione di vita”
Il contenuto completo dell’intervento è possibile rivederlo a questo link
http://www.youtube.com/watch?v=W8c5XOy1l1o