di Simona Rocchi
Erano almeno cinquecento le persone che sabato pomeriggio hanno sfidato il freddo di Affile per partecipare alla fiaccolata contro il sacrario a ricordo del maresciallo Rodolfo Graziani, realizzato con fondi regionali per un valore di 135mila euro. Un’iniziativa fortemente voluta dall’Anpi (Associazione nazionale partigiani) che ha visto il sostegno di alcuni comuni del comprensorio della Valle dell’Aniene, uniti dall’intento di manifestare contro un investimento di fondi pubblici per omaggiare uno dei protagonisti più violenti del periodo fascista. Il corteo, scortato da carabinieri e polizia, ha percorso le strade del centro storico della cittadina sotto le note della canzone Bella Ciao per ricordare le vittime del fascismo. In prima fila la comunità etiope che ha voluto ricordare al sindaco di Affile, Ercole Viri, la repressione subita durante la guerra per mano di Graziani, che dal suo canto continua a sostenere il valore turistico del monumento e in particolare la tesi di un omaggio a un protagonista della storia italiana. Per Jean Touadi, esponente del Pd e originario della comunità africana, presente all’iniziativa insieme a Mula Woromak, rappresentante degli etiopi romani, ai sindaci di Olevano Romano Marco Mampieri, di Bellegra Domenico Moselli, e il presidente del Consiglio comunale di Subiaco Cluadia di Pasquali, il sacrario non solo non è un patrimonio culturale, ma “sta avendo forti ripercussioni a livello internazionale e nella comunità africana” e “rappresenta un vero danno all’immagine del Paese”. Immagine che l’Anpi vuole ripulire con l’abbattimento definitivo del mausoleo.