Si tratta di noti pregiudicati della zona, sono due uomini di 51 e 53 anni, entrambi italiani, a dispetto del soprannome di uno di loro, noto come “l’inglesino”. La rapina è avvenuta il 21 luglio scorso ai danni di un “compro oro”.
In quell’occasione i malviventi hanno approfittato dell’apertura della porta sul retro da parte di una commessa che stava rientrando in negozio, una volta dentro hanno “arraffato” tutti i gioielli che hanno trovato nelle vetrine e nella cassaforte, per un valore complessivo di circa 90mila euro, senza tralasciare l’incasso in contanti pari ad altri 5mila euro. Grazie alle riprese delle telecamere a circuito chiuso, benché i due avessero il volto parzialmente travisato, gli investigatori del posto di Polizia di Guidonia Montecelio, diretti dal dott. Alfredo Luzi, con l’ausilio tecnico del personale della Polizia Scientifica, sono riusciti a risalire all’identità dei responsabili.
I malviventi sono, infatti, due personaggi già noti alle forze dell’ordine per precedenti specifici, tanto che gli agenti sono andati a casa de“l’inglesino”, al secolo R.M., dove hanno trovato gli stessi vestiti che indossava durante la rapina, cosa che ha consentito di “chiudere il cerchio”. A seguito poi di ulteriori indagini, fatte di appostamenti, intercettazioni e interrogatori, è stato individuato anche il secondo rapinatore, si tratta di D.D., il 53enne, già nel Carcere di Rebibbia per un’altra condanna. Le indagini degli investigatori di Guidonia si sono incrociate con quelle della Squadra Mobile romana, sulle tracce di altri 4 rapinatori seriali, sospettati di essere i responsabili di altre rapine avvenute a Roma e provincia, poi finiti in carcere a loro volta. Sono in corso ulteriori accertamenti per stabilire l’eventuale responsabilità dei due arrestati per altre 4 rapine, nelle quali il modus operandi sembra essere sempre lo stresso adottato dai due.