di Silvia Panizza
La Roma crolla miseramente all’Olimpico contro un Chievo che non aveva più nulla da chiedere al campionato, e che ha pensato solo a difendersi per 90’. A segno Thereau proprio allo scadere di contropiede, in uno dei pochissimi affacci dei gialloblù nell’area di rigore avversaria. La Roma di Andreazzoli ha provato a realizzare il gol partita per tutta la durata dell’incontro, ma non è riuscita praticamente mai ad essere realmente incisiva, diverse le occasioni da rete ma tutte sprecate con dei tiri di poco impatto, facile preda del portiere avversario, sicuramente il migliore in campo dei suoi. Resta il rammarico per la sfortuna dei giallorossi, i quali forse hanno pareggiato i conti dopo la fortunosa vittoria ottenuta a Firenze contro la compagine di Montella. Resta anche, molto forte, l’amarezza per aver complicato il discorso Europa League, ora la Roma è infatti quinta in classifica, ma con una gara in più, a quota 58 punti, -3 dalla Fiorentina, +1 dall’Udinese, +3 dalla Lazio e +5 dall’Inter. Proprio questa sera si disputerà Inter-Lazio, partita di grandissima importanza per questo sprint finale verso l’Europa, oltre a Palermo-Udinese e Siena-Fiorentina. Il tutto con la consapevolezza, per i giallorossi, che le ultime due partite non saranno proprio una passeggiata, visto che li aspetta Milan e Napoli: occorreranno certamente 6 punti per avere la certezza di non dover affidare tutte le proprie speranze di Europa League alla finale di Coppa Italia con la Lazio. La delusione più grande, per tutti i tifosi romanisti, è stata però quella di vedere una squadra in campo priva di logica tattica, con un centrocampo disastroso, senza schemi veri e propri. La cura Andreazzoli, a conti fatti, ha sicuramente fatto bene alla compagine di matrice americana, ma a qualità di gioco la Roma purtroppo continua a scarseggiare, è vero che contano i risultati, e quelli in diversi casi, a volte anche grazie all’aiuto della dea bendata, sono arrivati, ma anche vedere la propria squadra giocare in maniera così confusionaria, vedere i propri giocatori vagare nel campo cercando la propria posizione non fa presagire nulla di buono. L’arrivo di Allegri sembra oramai cosa certa – ma mai dire mai, l’anno scorso di questi tempi si era sicuri di Montella, per poi vedere approdare Zeman – e chissà se un buon allenatore come quello attuale del Milan saprà infondere la spinta giusta a questa squadra, composta da tanti buoni elementi, da qualcuno meno buono, da diversi campioni, ma che non riescono tutti insieme a trovare una dimensione di gioco comune. La girandola degli acquisti e delle cessioni inizierà a breve, ora è troppo presto per presagire nel modo migliore il futuro di questo gruppo, di certo Andreazzoli non sembra l’uomo più adatto per portare avanti un discorso competitivo in casa giallorossa. Nel frattempo si cercherà di chiudere il campionato nel modo più indolore possibile, magari rosicchiando qualche punto alle big di questa stagione, chissà.