Sabato scorso è arrivato il verdetto più amaro per la serie B2 femminile del Volley Club Frascati. Le ragazze di coach Claudio Scafati hanno terminato al terzultimo posto il loro campionato: un risultato che non basta per la salvezza e che è stato determinato dagli ultimi match del Civitavecchia (vittorioso 3-1 a Cagliari) e delle tuscolane (sconfitte a testa alta a Cisterna per 2-3). «Fare discorsi sul futuro è ovviamente prematuro, ma noi abbiamo l’intenzione di rifare la serie B2» dice il presidente del club tuscolano Massimo Marchionne che poi traccia un bilancio della stagione. «Il gruppo si è dato da fare, qualche ragazza è andata anche oltre le previsioni, mentre altre hanno fatto qualcosina in meno. Ma probabilmente è mancato un pizzico di esperienza rispetto alle nostre concorrenti dirette e anche il dato della differenza set, a noi favorevole rispetto per esempio al Civitavecchia, fa riflettere. Ma la nostra linea, anche per il futuro, non cambia: continueremo a puntare sui giovani». D’altronde i risultati ottenuti anche in questa stagione nel settore giovanile stanno a dimostrarlo. «Abbiamo avuto una serie D molto “giovane” che ha sfiorato i play off – sottolinea Marchionne -, un’Under 20 che è in semifinale regionale, un’Under 18 che ha fatto altrettanto e una U16 che ha giocato alla grande nel campionato d’Eccellenza. Per non parlare della U12 e della U13 che hanno fatto benissimo». Il settore maschile è meno “ricco” nei numeri, ma ha vissuto anch’esso una stagione esaltante. «La Prima Divisione – rimarca Marchionne – era stata quasi una scommessa e invece venerdì scorso ci siamo ritrovati in palestra per festeggiare un titolo di serie D: sono molto felice per loro, ora sarà dura costruire un gruppo competitivo per la nuova categoria perchè nel maschile è ancor più difficile che nel femminile, ma siamo fiduciosi. La serie C, che abbiamo allestito assieme allo Zagarolo, aveva nelle corde l’accesso ai play off che è stato centrato: ora – conclude il presidente – vedremo come riuscirà a finire la stagione».