“Roma non può permettere che i propri ‘figli’ più deboli siano privati delle già poche strutture sulle quali poter contare, generalmente gestite da Onlus, perché non si trovano soluzioni per poterle mantenere in vita”. Questo è il grido di allarme lanciato da Renata Jannuzzi, candidata al Consiglio comunale nella lista ‘Alfio Marchini Sindaco’.
“E’ di questi giorni il caso del centro per disabili CEM di Via Ramazzini – precisa la Jannuzzi – gestito finora dalla Croce Rossa, che rischia la chiusura perché senza fondi e senza una soluzione condivisa con la Commissione Politiche Sanitarie capitolina. I pazienti saranno redistribuiti nelle ASL di riferimento, dove, pur considerando un personale qualificato e volenteroso, non avranno probabilmente le stesse cure personalizzate che nel Centro ed in più subiranno il trauma da trasferimento che per un disabile può essere complicato da superare. Il CEM – prosegue Renata Jannuzzi – non è che uno dei tanti casi di Onlus e associazioni, veri fari per malati e parenti, che chiudono a Roma. Altro esempio eclatante è quello della Fondazione Don Gnocchi di Casal del Marmo, specializzata nel riabilitazione e cura dei malati di Alzheimer, nuova di zecca e mai messa in convenzione, anch’essa a rischio chiusura per cavilli dovuti alla troppa burocrazia o, forse, peggio. Credo – conclude la Jannuzzi – che una migliore gestione dei fondi destinati alla disabilità possa garantire la sopravvivenza se non di tutti, ma certo di molti Centri che andrebbero così a decongestionare le ASL e gli ospedali che si debbono far carico dei pazienti con disabilità croniche. Un Sindaco e la propria Giunta hanno il dovere di occuparsi primo fra tutto della salute dei propri concittadini e del loro benessere.”