di Luca Bussoletti
Chi di voi si ricorda di “Jà sei namorar “ dei Tribalistas? In molti, visto che due o tre estati fa fu un successo eclatante che tutte le radio nostrane passavano a ruota libera. Adesso arriva a Roma una delle voci di quel progetto, Marisa Monte, che messi da parte Arnaldo Antunes e Carlinhos Brown, ha intrapreso un percorso solistico molto interessante. Martedì 16 aprile, presso l’Accademia di Santa Cecilia, si terrà infatti lo show “Verdade, uma ilusao” (che tradotto dal portoghese vuol dire “La verità, un’illusione”) dove la cantante sudamericana trasporterà il pubblico nel suo universo personale attraverso i brani del nuovo album “O que voce quer saber de verdade”, pubblicato da poco anche da noi con la mitica Emi.
A condividere le assi di legno con Marisa ci sarà una band di nove elementi scelti fra i migliori musicisti brasiliani: Carlos Trilha alle tastiere, Marcus Ribeiro al violoncello, Pupillo alla batteria, Dengue al basso, Lucio Maia e Dadi Carvalho alle chitarre, Pedro Mibielli e Glauco Fernandes al violino e Bernardo Fantini alla viola.
Forse il nome della Monte ancora non dice molto alla gente comune ma si sta parlando di una che, in vent’anni di carriera, ha venduto nove milioni di dischi in Brasile e all’estero. La critica la acclama come una delle grandi cantanti della MPB e le riconosce il merito di aver saputo colmare il divario tra stili musicali e generazioni. Il pubblico le tributa amore.