E Roma divenne Manchester

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E Roma divenne Manchester

the courteenersdi Luca Bussoletti

Venerdì 19 è la data in cui il Circolo degli Artisti si trasformerà in uno di quei cancelli spazio-temporali che si vedono nei film di fantascienza. Perché arrivano in città i Courteeners, giovane band di Manchester che sta velocemente diventando un mito. La sua filosofia è ben sintetizzata dal frontman Liam Fray: “Penso che quello che abbiamo in più rispetto alle altre band sia che non ci siamo incontrati all’università e non abbiamo riposto ad un annuncio del NME. Siamo amici sin da quando avevamo dieci anni e siamo tutt’ora molto uniti”.  Sei anni orsono il ragazzone britannico e i suoi “colleghi”, il batterista Michael Campbell, il chitarrista Daniel Moores e il bassista Mark Cuppello, formarono la band a Manchester e in soli due album sono diventati il nuovo simbolo cittadino, rubando il posto agli Oasis. “Siamo un gruppo molto buono che scrive grandi canzoni con grandi melodie” continua, dimostrando sicurezza e un po’ di arroganza, Liam. La verità è che si tratta di una band davvero unica che ha visto una realtà urbana intera emergere intorno a loro, mentre han inciso la sua ultima fatica (la terza) intitolata semplicemente “Anna”. Commenta anche il periodo artistico il leader, a cui la parlantina non manca: “Penso che il problema per un sacco di altre band sia che, nel momento in cui arrivano al terzo album, in realtà si odiano ma con noi non andrà mai in questo modo”. Una dichiarazione di buoni intenti davvero lodevole e un  rock di grande qualità quello dei Courteeners. Se avreste da sempre voluto assistere dal vivo alla nascita di un fenomeno musicale e vi siete persi gli Oasis, questi musicisti sono la vostra seconda occasione. A Roma spaccheranno i muri con Manchester per portarsi dietro tutta la voglia di suonare positiva e pulita che solo un gruppetto di amici può avere.