E’ stato giusto dopo un risultato elettorale conseguito da Futuro e Libertà a livello nazionale, regionale, provinciale e locale, nelle elezioni politiche del 24 e 25 Febbraio 2013, riflettere su come andare avanti nell’azione politica e se era il caso di farlo dopo aver analizzato i freddi numeri.
Ritengo doveroso, dopo quasi due anni e mezzo di lavoro sul territorio, rassegnare le mie dimissioni da Responsabile del Circolo Territoriale di Frascati di Futuro e Libertà e dallo stesso partito: il progetto, in cui ho creduto, è sostanzialmente fallito. Le colpe sono da ricercarsi nell’intera classe dirigente di Fli, che si è illusa fino allo spoglio delle ultime consultazioni del fatto che bastasse la presenza del Presidente Fini, nella competizione elettorale, per riuscire perlomeno ad rieleggere lo stesso Fini e/o a portare sugli scranni di Montecitorio una pattuglia di nostri deputati. Il nostro – ricordando le parole dell’amico Andrea Titti, che ha ritenuto anch’egli giusto interrompere la sua esperienza politica con Futuro e Libertà, è stato un percorso di coerenza accanto al Presidente Fini dalla creazione dei circoli di Generazione Italia all’adesione a Fli fino alle elezioni politiche.
Un percorso poco conveniente, ma che abbiamo affrontato senza tentennamenti, pur consapevoli nell’ultimo periodo del pericolo di un esito elettorale fortemente penalizzante per il partito con il rischio concreto di vedere a rischio la rielezione del Presidente. Abbiamo come circoli dei Castelli Romani più volte sollevato il problema, facendo politica in mezzo alla gente eravamo consci dell’umore della gente, ai nostri riferimenti sovracomunali, ma siamo rimasti inascoltati. Proprio lo scollamento tra dirigenza nazionale e i circoli territoriali, per non parlare dei singoli militanti è la causa di quello che è accaduto e proprio per evitare, in parte, tutto ciò era maturata la candidatura dello stesso Titti nel collegio di Lazio1 nelle liste finiane della Camera dei Deputati. Rimane l’orgoglio per il pur minimo risultato raggiunto nei nostri comuni, frutto del nostro lavoro capillare fatto di comunicati stampa, iniziative per e con il territorio. Tutto questo senza pretendere pennacchi nel partito, in coerenza con quel concetto di meritocrazia che è stato il vulnus di quello che è stato fino ad ora il mio partito, per un ricambio generazionale mai davvero avvenuto. Ringrazio i componenti del Circolo di Frascati per la vicinanza in questi anni, che si scoglie con l’occasione, i ragazzi dei Castelli Romani, responsabili di circolo, militanti e semplici simpatizzanti per aiuto ed il sostegno avuto e lo stesso Andrea Titti, che è stato colui che, come dissi in un convegno nel dicembre 2011, ha creato la realtà finiana ai Castelli Romani portando avanti quei principi morali e politici che sono stati l’essenza della nascita di Futuro e Libertà e della sua esperienza politica.