Denuncia ambientale in zona Settecamini e Case Rosse da cittadini e comitati che hanno contattato il Codici in riferimento ad uno stabilimento industriale definito “insalubre di prima classe”. Stabilimento che depositerebbe e brucerebbe – secondo l’associazione – tonnellate di rifiuti tossici provenienti da altri stabilimenti chimici, recuperando e riciclando metalli preziosi residui della combustione. “Oltre allo stoccaggio di sostanze nocive e alle emissioni tossiche nell’aria di Settecamini e Case Rosse, acque reflue dei processi chimici verrebbero versate nell’Aniene” affermano i comitati. Specifici controlli dell’area sarebbero dovuti partire il 31 marzo. Ma secondo indagini Codici, inchieste e l’invio agli organi competenti di istanze di accesso agli atti ambientali, risulta che “non siano stati mai avviati”. In particolare, al Codici risulta che “non siano stati mai eseguiti” carotaggi del terreno intorno allo stabilimento, per cui “non sarebberp stati prelevati dall’area campioni di terreno” per le opportune indagini. “Non sembrerebbe esser stata condotta indagine delle acque e del sedimento del laghetto posto tra Via Salone e l’Autostrada e né ci sarebbe autorizzazione in merito agli impianti di incenerimento compresi tra Via Collatina e Tiburtina fuori dal Gra”, queste le ultime notizie raccolte da Codici. L’associazione si chiede in base a quali criteri sia stata concessa l’Autorizzazione Integrata Ambientale.