Ecco la 40esima pubblicazione dello scrittore marinese Onofrio, esce “È caduto il cielo”
D’accordo, la grandezza di uno scrittore non si misura dal numero di libri pubblicati; ma quando la quantità e la prolificità si associano alla qualità e all’originalità, il discorso cambia. È il caso di Marco Onofrio, il noto autore romano naturalizzato marinese, che è da sempre un “vulcano” in eruzione continua: procede infatti come un esercito in marcia, al ritmo di almeno due libri l’anno. Ha potuto raggiungere, così, alle soglie del trentennale di carriera letteraria, l’incredibile cifra di quaranta libri pubblicati. E lo fa con il volume che esce in questi giorni, il testo teatrale “È caduto il cielo” a cui ha lavorato, a più riprese e attraverso varie stesure, per oltre vent’anni. Sul nuovo libro, che è una tragicommedia “metafisica e cosmologica”, si è espresso in anteprima il Prof. Giorgio Taffon, docente di letteratura teatrale all’Università “Roma Tre”, il quale lo definisce un “gran bel testo, estraneo a mode varie: dall’impegno pseudopolitico al minimalismo, dal teatro senza testo alle esperienze post-drammatiche”.
Per questo e per i libri precedenti, occorre sottolineare la non comune qualità della scrittura di Onofrio, estraneo alle mode della letteratura usa e getta poiché forte delle proprie caratteristiche e non votato al successo a tutti i costi come molti suoi colleghi; nonché la sua capacità di costruire mondi creativi inglobando nelle pagine innumerevoli stratificazioni simboliche, dando cioè voce ai valori universali della nostra esistenza.
Poeta, narratore, saggista, critico letterario e per l’appunto drammaturgo, Onofrio è uno degli scrittori più completi e originali della sua generazione (è nato nel 1971). Tradotto in quattro lingue – rumeno, spagnolo, albanese, francese – ha conseguito numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali, vincendo decine di premi letterari. Alcuni suoi libri, come i saggi critici su Ungaretti, Campana e Caproni, sono in consultazione nelle più prestigiose biblioteche al mondo, ad esempio Sorbona a Parigi e Harvard a Cambridge. Insigne la sua attività di studioso della letteratura, ha pubblicato monografie e raccolte di saggi critici, nonché l’unica (finora) guida letteraria dei Castelli Romani, dal titolo “I Castelli Romani nella penna degli scrittori” (2018).