Codici: Inceneritore Basf, autorizzazione obbligatoria? E la salute dei cittadini?

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Codici: Inceneritore Basf, autorizzazione obbligatoria? E la salute dei cittadini?

inceneritore basfL’ex Presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, tempo fa ha giustificato la concessione dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) all’inceneritore Basf (via Salone) come obbligatoria per legge, in quanto l’azienda era in possesso dei requisiti previsti.

Le cose però non sono andate in maniera così lineare come sembra. Ripercorriamo gli eventi. La Provincia ha convocato i Comitati Case Rosse e Settecamini per esporre i termini dell’autorizzazione ambientale solo un giorno prima della chiusura della pratica. In tale contesto i  Comitati hanno presentato delle osservazioni, che però non sono state minimamente prese in considerazione dalla Provincia, favorendo, così, gli interessi della multinazionale Basf.

Il candidato alla presidenza della Regione Lazio, sempre nel suo sito, aveva fatto sapere che aveva intensificato i controlli ambientali e sulla salute, coinvolgendo anche l’Istituto Superiore di Sanità. In tali occasioni il Codici, insieme ai Comitati, aveva stilato due memorie che evidenziavano chiaramente la contrarietà a tali controlli, perché troppo parziali e poco risolutivi. Le memorie contenevano ovviamente anche delle proposte concrete, che però non vennero minimamete prese in considerazione dalle autorità competenti.

Oltre a quanto appena esposto ci sono anche delle presunte irregolarità. Mentre l’AIA prevedeva controlli a fine marzo 2012, a luglio si disse che i controlli sarebbero iniziati solo a settembre. Infine a novembre si disse che sarebbero iniziati a gennaio 2013.

Viste le continue richieste di informazioni sui controlli da parte dei Comitati, alla fine l’istituto Superiore di Sanità aveva promesso di risolvere la questione in pochi giorni. Poi, recentemente, pare che lo stesso Istituto abbia detto ad un cittadino che in realtà i controlli sarebbero  cominciati il 1 ottobre 2012 e si concluderebbero il 30 settembre 2013.

Cosa molto strana, visto che in una lettera al Codici l’ISS evidenziava ritardi ed uno stato di attività ancora a livello preparatorio, situazione causata dall’inefficienza dei mezzi di rilevazione mobili della Provincia e il ritardo dei campionatori.

Fatto sta che il candidato Presidente Zingaretti ha concesso l’AIA alla Basf per tutto questo tempo, sono passati ormai sei anni. “La situazione è molto delicata – commenta Marisa Barbieri, Responsabile Codici – L’Autorizzazione Integrata Ambientale è stata concessa per tutto questo tempo senza considerare la forte opposizione che proveniva dai cittadini. Negativo era anche il parere della Asl Rm B, allora perché l’inceneritore ha potuto operare indisturbato?

Si consideri che, oltre allo stoccaggio di sostanze nocive e pericolose e alle emissioni tossiche nell’aria di Settecamini, le acque reflue dei processi chimici vengono versate nel fiume Aniene, affluente del Tevere, anch’esso già ampiamente inquinato. Chi pensa alla salute dei cittadini che vivono e lavorano nella zona?”.