“Stiamo seguendo con molta attenzione quanto sta accadendo nella AslRm2, dove con deliberazione numero 146 del 17 gennaio scorso è stata aggiudicata la gara per l’affidamento in outsourcing del servizio per la gestione delle attività connesse ai programmi di screening per le esigenze della stessa Asl. E si è aggiudicato il servizio il soggetto che ha operato il maggior ribasso: una procedura che, sebbene prevista dalla legge e ormai consolidata nella Pubblica amministrazione, spesso lascia dubbi e perplessità sulla qualità del futuro servizio. Alla luce di questo contesto ci chiediamo: chi paga le conseguenze di una aggiudicazione che ancora una volta sembrerebbe far prevalere il risparmio esasperato sul giusto rapporto qualità/prezzo? Nel caso della AslRm2, infatti, il rischio è che a pagare sarebbero innanzitutto gli utenti, già costretti a convivere con un sistema sanitario regionale precario a causa delle scellerate scelte dell’amministrazione Zingaretti. E, poi, i lavoratori terzializzati che a seguito del ribasso potrebbero subire una sensibile decurtazione dei loro stipendi, peraltro già miseri. E ancora, i lavoratori che non hanno firmato, in sede di cambio appalto, il rinnovo contrattuale e non certo solo per dignità piuttosto per valutazioni concrete, visto che con le spese di spostamento e il conseguente disagio il gioco non sarebbe valsa la candela. Che dicono di tutto questo la Regione Lazio e la AslRm2? Sul tema serve immediata chiarezza, per questo stiamo predisponendo una interrogazione urgente da porre alla attenzione di Zingaretti e assessore D’Amato. La recente pandemia Covid 19, sebbene nel Lazio contenuta e non certo per capacità amministrativa, ha dimostrato come la sanità nazionale e regionale si presenti all’utenza con lacune, inefficienze, inadeguatezza rese strutturali dai continui tagli perpetrati con puntualità negli anni ed in particolare in questi anni di zingarettiana gestione. Evidentemente tutto quello che abbiamo vissuto e che viviamo ancora non basta a far si che ci si ravveda e si ricominci a fare le cose per bene”.
Così, in una nota, il consigliere regionale del Lazio ed esponente nazionale di Cambiamo con Toti, Adriano Palozzi.