“Sulle consulenze esterne Zingaretti perde il pelo ma non il vizio.
Nonostante ci riservi le solite mirabolanti dichiarazioni su lotta agli sprechi e palazzo di vetro,
nell’ultimo mese il governatore del Lazio ha tirato fuori dal cilindro 4 nuovi incarichi a soggetto esterno all’amministrazione
regionale: i bandi di concorso sono stati pubblicati anche sul sito istituzionale.
Queste le professionalità ricercate per il conferimento dell’incarico: dirigente dell’Area “Affari Generali ed amministrativi” dell’Avvocatura regionale; dirigente dell’Area Finanza Pubblica della Direzione regionale Bilancio Governo Societario Demanio e Patrimonio; dirigente dell’Area “Affari europei e ufficio Europa” della Direzione regionale Programmazione Economica; e dirigente dell’Area “Pianificazione e gare per Enti del Servizio Sanitario Regionale” della Direzione regionale Centrale Acquisti. Tutti e quattro i contratti previsti sono di durata triennale mentre il trattamento economico omnicomprensivo annuo lordo comprende uno stipendio tabellare di 43.310,80 euro e una retribuzione di posizione 45.102,85. In sostanza, ogni consulenza esterna costerà ai contribuenti del Lazio circa 270mila euro in tre anni, che moltiplicati per 4, fanno oltre un milione di euro. Inoltre, i criteri di selezione dei bandi, seppur previsti dalla legge fanno nascere parecchi dubbi, legati a opportunità e buonsenso: la valutazione, infatti, non è vincolata da procedure di comparazione formale fra i soggetti candidati. Anche stavolta, insomma, Zingaretti ha fatto bingo: tanto a pagare, purtroppo, sono sempre e solo i cittadini del Lazio e il personale interno della Regione, svilito dalle vacue politiche del governatore del Lazio”.
Così, in una nota, il consigliere regionale del Lazio, Adriano Palozzi.