“Ho presentato un’interrogazione al ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, congiuntamente al titolare della Difesa Elisabetta Trenta, al fine di scongiurare il possibile trasferimento del 70° stormo dell’Aeronautica militare da Latina a Grazzanise, anche in virtù della possibile destinazione della sede pontina a terzo scalo aeroportuale del Lazio. Quest’ultima scelta rappresenterebbe un volano per lo sviluppo dell’economia pontina. Lo scalo di Latina potrebbe accogliere il traffico charter e low cost trasferito da Ciampino e quello turistico diretto a Roma, Napoli e tutte le località turistiche tra le due grandi mete. Gli aeroporti di Fiumicino e di Ciampino da anni presentano criticità legate all’eccessivo aumento del traffico e dell’inadeguatezza infrastrutturale. Appare evidente che i due maggiori scali del Lazio non possano da soli affrontare un traffico in sempre maggiore aumento, visto anche lo sviluppo delle linee low cost. E’ quindi auspicabile che si giunga in tempi rapidi alla decisione, già più volte annunciata, della localizzazione di un terzo scalo aeroportuale regionale, che possa alleviare le condizioni critiche dei due attualmente esistenti. Va ricordato in particolare che già nel 2007 una risoluzione della IX Commissione della Camera aveva chiesto al Governo di attuare gli interventi di sua competenza per decongestionare il traffico che grava in particolare su Ciampino, definendo anche la fattibilità della realizzazione di un ulteriore scalo tra gli altri esistenti nel Lazio. A parere dell’interrogante, auspicabile che si proceda con la scelta dell’aeroporto ‘Comani’ di Latina, che appare il meglio attrezzato sia per la contiguità con la linea ferroviaria Roma-Napoli, sia per la mancanza di vincoli ambientali ed archeologici, sia per la centralità geografica, trovandosi, infatti, vicino a Roma ed a Napoli, e che richiederebbe minori interventi, e quindi minori spese, per gli adeguamenti necessari. Senza contare come siano notevoli le potenzialità di crescita di questo sito, vista la scarsa antropizzazione dell’area circostante che rende possibile l’acquisizione di superfici in grado di programmare l’investimento sino al limite fisiologico del traffico degli scali con singola pista d’atterraggio. Inoltre, i benefici economici per la provincia di Latina sarebbero certamente importanti, anche dal punto di vista dell’occupazione per un territorio troppo spesso sottovalutato e negletto. Un’opera di questa portata garantirebbe la valorizzazione di aree come il Mof o l’intermodale e uno sviluppo concreto con un indotto che si potrebbe ricapitalizzare sull’intero territorio risolvendo anche il problema del sovraffollamento di Ciampino. Gli interventi necessari sono minimi e richiedono tempi brevissimi. L’adeguamento della pista (lunga circa 1,8 chilometri) per un uso commerciale richiede una spesa sostenibile. Ne trarrebbe vantaggio anche il turismo locale. Con presenze numerose durante la stagione estiva. È da evidenziare, infatti, che nel periodo che va da maggio a ottobre si registra un consistente aumento della popolazione, che raggiunge picchi di circa 2,5 milioni di persone. Ritengo dunque urgente che i Ministri interrogati oltre a scongiurare l’eventuale spostamento del 70° stormo dell’Aeronautica militare, assumano iniziative per quanto di competenza, al fine di valutare la possibile realizzazione di un terzo scalo aeroportuale nel Lazio, con particolare riferimento all’utilizzazione della struttura aeroportuale di Latina”.