I Geologi del Lazio in assise su professione e rischi naturali

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I Geologi del Lazio in assise su professione e rischi naturali

geologi2I Geologi del Lazio in assise.

Come ormai tradizione, l’Ordine, presieduto da Roberto Troncarelli, martedì 11 dicembre a partire dalle 9, a Roma,

presso il Centro Congressi Frentani, in Via dei Frentani 4, terrà l’Assemblea generale degli iscritti,

quest’anno dedicata al tema

“La professione del Geologo nel Lazio: prevenzione, analisi e soluzioni”. Interverranno numerosi esponenti istituzionali ed esperti di settore. Tutte le province del Lazio saranno rappresentate in assemblea dai professionisti locali, i quali metteranno in evidenza, tramite i loro interventi, sia le criticità presenti nei territori provinciali, sia le difficoltà rilevate nell’approcciarsi a problematiche tecniche per trovare soluzioni adeguate ed evolute. Molteplici i temi che saranno trattati: dissesti e pericolosità nei territori interessati dal sisma dell’agosto 2016, l’erosione costiera, le potenzialità e criticità delle risorse idriche, la stabilizzazione dei fenomeni franosi, la liquefazione dei terreni, le indagini e tecniche di monitoraggio delle cavità sotterranee, le risorse minerarie e la definizione dei valori geochimici sito-specifici.

“Oltre ad un incontro e confronto professionale tra colleghi, – spiega il presidente dei Geologi del Lazio, Roberto Troncarelli – all’interno dell’Assemblea verrà messa in luce la condizione lavorativa del geologo professionista nella Regione Lazio, mediante il supporto derivante dall’analisi di una rilevazione statistica ottenuta dalla compilazione di un questionario inviato a tutti gli iscritti. Inoltre, non mancheranno momenti di natura sia istituzionale che culturale”. “Anche quest’anno il monito che vogliamo lanciare – ha aggiunto il vicepresidente Tiziana Guida – è molto chiaro: la speranza di diventare i “tecnici del giorno prima” e non “quelli del giorno dopo” è il motore che alimenta la nostra attività quotidiana. Tale obiettivo, per essere perseguito, necessita di un confronto continuo e costruttivo con istituzioni, amministrazioni, mondo accademico, mercato del lavoro e opinione pubblica”.