Partita persa al Basket Frascati Linea Gaggioli nella gara di stasera contro la Smit. Il motivo lo spiega un furente Fernando Monetti, presidente del club tuscolano. «Gli arbitri ci hanno dato persa la partita in quanto il medico è arrivato con l’enorme ritardo di 20 secondi! Il nostro abituale medico non è potuto essere lì per problemi personali e siamo riusciti in extremis a trovarne un altro, ma gli arbitri, applicando il regolamento nella maniera più rigida possibile, ci hanno dato la partita persa. Il medico entrava nel palazzetto e gli arbitri si giravano dall’altra parte per andare negli spogliatoi e chiudere il referto: tutto questo alle ore 20 e 20 secondi. Assurdo anche il regolamento: se il medico fosse stato in orario e avesse fatto il “riconoscimento” andando via subito dopo sarebbe stato tutto regolare. E se a far ritardo è uno degli arbitri, allora si devono aspettare almeno trenta minuti». La rabbia di Monetti non accenna a diminuire. «Tutto questo accade in uno dei palazzetti più sicuri dal punto di vista sanitario, dove c’è il defibbrillatore, una sala infermeria attrezzata, un massaggiatore sempre al palazzetto così come la fisioterapista presente a tutte le partite casalinghe, più tutti i nostri allenatori che sono provvisti di certificato riconosciuto di primo intervento. E se poi il medico arriva con 20 secondi in ritardo ci danno la partita persa: è semplicemente scandaloso!». Monetti tiene a sottolineare il comportamento sportivo della squadra ospite. «La Smit era d’accordissimo a giocare. Forse – si domanda il presidente – dovevamo spengere le luci facendo finta che era andata via la corrente come in maniera ignobile alcune squadre fanno in questi casi? Noi siamo e saremo sempre in buona fede e questi regolamenti con gli uomini che li applicano in maniera così rigida saranno sempre il “vero” problema dello sport e porteranno persone di sport come noi, prima o poi, ad allontanarsene. Questa sera a Frascati – conclude Monetti – ci sarebbe dovuta disputare una partita di basket, una festa dello sport per atleti dilettanti ed invece si è assistito ad una ignobile e lenta morte di questo sport che già da tempo è agonizzante».