“Abolire ticket sanitario è un atto di civiltà”

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“Abolire ticket sanitario è un atto di civiltà”

ticketsuper“Il popolo lavora e paga le tasse per ricevere in cambio servizi pubblici di qualità e gratuiti. Eppure, giusto per fare un esempio all’interno di settore delicato come quello della sanità, i cittadini sono costretti a fare i conti con il ticket sanitario, pagato per le prestazioni che di solito non rientrano nei Lea, cioè i Livelli Essenziali di Assistenza. Il pagamento viene previsto per queste prestazioni: le visite specialistiche e gli esami di diagnostica strumentale e di laboratorio; le prestazioni eseguite in pronto soccorso che non rivestono carattere di emergenza o urgenza, non seguite da ricovero; le cure termali. Sono previste altresì esenzioni sul pagamento del ticket per diverse motivazioni: reddito, malattie rare, malattie croniche, invalidità, gravidanza. Insomma, i ticket sanitari rappresentano un vero e proprio salasso. Uno stato che tuteli i suoi cittadini avrebbe già abolito i ticket. Cosa che ovviamente non avviene in Italia. Oggi come oggi, l’auspicio è quantomeno quello di esentare quanti più cittadini possibili, magari costituendo una franchigia in base al reddito, superata la quale le prestazioni sarebbero a pagamento”. Così, in una nota, il presidente di Assotutela, Michel Maritato.