Sanita’, presentato il programma operativo regionale 2016-2018

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Sanita’, presentato il programma operativo regionale 2016-2018

regioneprogrammasanitaIl presidente, Nicola Zingaretti, ha illustrato il programma operativo 2016-2018, un grande passo avanti che mette la Regione nelle condizioni di completare la rivoluzione dei servizi avviata: questo significa sblocco di risorse, autorizzazione a procedere con i decreti, prescrizioni e individuazione delle criticità da seguire e controllare.

Il programma operativo 2016-2018 si basa su sei macro-azioni:

La cancellazione della quota regionale aggiuntiva al ticket nazionale, secondo un grande principio di giustizia sociale. Via quindi dal 1° gennaio 2017 l’extraticket regionale da 15 euro sulla risonanza magnetica e sulla tac; via i 5 euro sulla fisiokinesiterapia; via i 4 euro sulle visite specialistiche ambulatoriali e apa (accorpamenti prestazioni ambulatoriali).

Una nuova stagione di certezze per il personale. Uno dei drammi della sanità del Lazio è stato il progressivo prosciugamento della forza-lavoro: siamo partiti da una situazione in cui ogni 10 lavoratori fuoriusciti dalla sanità se ne poteva assumere solo uno. In tutta la regione, dall’anno in corso fino al 2018, verranno infatti assunte oltre 3.502 unità di personale, di cui 600 assunzioni già autorizzate nel 2016. Saranno 1.762 le nuove assunzioni e 1.740 le assunzioni di precari. Entreranno in servizio circa 1.200 operatori tra medici, infermieri e tecnici. a novembre, tra l’altro, abbiamo firmato 76 autorizzazioni alle assunzioni (più del totale delle autorizzazioni per il 2013). Arriviamo quindi a quota 668 per l’anno in corso. Entro la fine del 2016 si supererà quota 700. E sono stati prorogati al 31 dicembre 2017 i contratti a tempo determinato stipulati nel 2015 per garantire il corretto svolgimento degli eventi connessi al giubileo straordinario della misericordia appena concluso.

Il completamento di una nuova governance della sanità, secondo principi di maggiore efficienza e di eliminazione di sprechi e sovrapposizioni.  Un altro importantissimo obiettivo a cui abbiamo lavorato in questi anni è quello di fare chiarezza nel rapporto tra la Regione e il settore della sanità privata. Inoltre, per dare certezza al sistema, è la programmazione con budget biennali, ai quali va associata anche la stretta della regione sui tempi di pagamento da garantire entro i 90 giorni.

Un forte investimento sulla prevenzione, come elemento decisivo per garantire il benessere dei cittadini, ma anche per contenere i costi della sanità. Grazie a un’azione decisa della Regione di promozione e comunicazione alla popolazione target, sono in netto aumento le adesioni dei cittadini ai programmi di screening per i tumori alla mammella, alla cervice uterina e al colon retto. In un anno (dal 2014 al 2015) sono aumentate di 35.000 unità le adesioni allo screening per la mammella, di 6.000 per la cervice uterina, di 50.000 per il colon retto.

Un forte investimento anche sulla tecnologia, per rendere più forte e competitivo il sistema sanitario del Lazio e, soprattutto, per innalzare ancora il livello delle cure. Una delle grandi novità della sanità del Lazio è l’avvio del piano da 264 milioni di euro di risorse ex articolo 20 ferme praticamente dall’inizio del piano di rientro, cioè da 9 anni. Delle risorse ex art. 20 ben 48 milioni di euro sono destinate all’ammodernamento tecnologico: acquisto di nuovi macchinari per le analisi, ma anche aumento dell’offerta negli hub e dei sistemi di monitoraggio.

Il completamento della costruzione di tutte le reti sanitarie. Sul fronte della riorganizzazione e del rafforzamento delle reti, due novità molto importanti previste dal programma operativo da realizzare entro dicembre 2017 sono: attivazione di 4 nuove unità  di trattamento neurovascolare per la rete ictus; un servizio h24 per la parto-analgesia negli hub ospedalieri della rete perinatale.

Quale è stato l’impegno della Regione in questi 3 anni?

ripartono gli investimenti sulla rete della sanità, su cui in questi tre anni abbiamo investito 189 milioni di euro. risorse utilizzate per intervenire sulle strutture esistenti.

nuovi punti di riferimento che prima non c’erano: sono 27 gli ambulatori di continuità assistenziale aperti nei weekend e nei giorni festivi a roma e nelle province, una delle grandi innovazioni di questi anni, che ha visto la partecipazione già di 100.000 cittadini; 12 case della salute aperte, abbiamo fatto ripartire gli investimenti in tecnologia, abbiamo investito nelle Rems.

rilancio e valorizzazione degli ospedali del Lazio, la novità più importante che interesserà il triennio 2016-2018 è l’avvio del piano da 264 milioni di euro per riqualificare le strutture sanitarie del Lazio. Tra queste: l’apertura del più grande cantiere del centro-sud, con l’avvio dei lavori al Policlinico Umberto I, da 191 milioni; il completamento del nuovo ospedale dei Castelli da 120 milioni; l’ampliamento dell’ospedale Grassi di Ostia.

“I piani operativi del prossimo triennio sono stati approvati dal Governo, quindi ora si parte e per la sanità si tratta di una svolta. I conti sono in ordine, i livelli di assistenza sono migliorati in maniera costante negli ultimi tre anni, arrivano 500 milioni di euro per gli ospedali, continua la costruzione delle case della Salute e aumenteranno di molto le assunzioni di personale- così il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: si apre una fase nuova: abbiamo chiamato tutto il mondo della sanità, dai dirigenti ai primari, fino ai medici, per costruire un grande patto per la buona sanità del Lazio”.