“Si è chiuso un bel campionato e mi è piaciuto, con la Juve che ha dato un girone di vantaggio a tutti. Nessuno ne ha approfittato, poi i bianconeri hanno confermato di essere i più forti.
Hanno sbagliato solo la partita di Siviglia e gli è costata parecchio. Per la finale di Coppa Italia fa bene Allegri a tenere alta la concentrazione perché una finale non è mai scontata e il Milan pur attraversando un momento difficile ha sempre una grande tradizione. Hanno fatto un buon calcio il Napoli e la Fiorentina per buona parte della stagione.
Il Sassuolo ha confermato di avere mentalità e organizzazione, così come l’Empoli ha fatto vedere ottime cose. Il mio Oscar a un giocatore italiano? Ho visto benissimo il giovane Bernardeschi, specie per quanto ha fatto nel girone di andata. Higuain straordinario perché ha fatto qualcosa di magico: si è creata un’alchimia con l’allenatore e tutto il resto. Il suo record di gol vale tantissimo tenendo conto delle difficoltà del nostro campionato e perché nel passato era un calcio diverso. L’Italia arriva bene agli Europei. Peccato per gli infortuni di Marchisio e Verratti, però quando ci sono gli appuntamenti importanti noi ci siamo sempre. La Francia è la mia favorita, poi Spagna e Germania. Il mio futuro? Come allenatore credo di poter dire basta, il resto lo vedremo”: l’ha detto Marcello Lippi, ospite questa mattina con Franco Causio e la giornalista Donatella Scarnati inviata per la Rai al seguito degli azzurri, della trasmissione “Pezzi da 90” condotta da Massimo Boccucci sull’emittente umbra Radio Onda Libera.
Questo campionato meglio e peggio degli ultimi sempre dominati dalla Juve?
“Mi è piaciuto, si è visto complessivamente un ottimo calcio. La Juve ha dato un girone di vantaggio a tutti e nessuno ne ha approfittato, poi ha confermato di essere la più forte. I bianconeri hanno sbagliato una sola partita, quella di Siviglia, e gli è costata parecchio. La Fiorentina e il Napoli hanno giocato bene per larga parte della stagione”.
La squadra rivelazione?
“Il Sassuolo ha creato una mentalità e ha mostrato una grande organizzazione. Anche l’Empoli ha praticato un gran calcio”.
Il giocatore italiano al quale assegnare l’Oscar?
“Ho visto benissimo il giovane Bernardeschi specie quando la Fiorentina nel girone di andata ha fatto vedere le cose migliori”.
Sabato Juve-Milan finale di Coppa Italia è così scontata come si è portati a pensare?
“Sembra scontata per la netta differenza condizione psico-fisica tra le due squadre, ma fa bene Allegri a tenere alta la concentrazione. Il Milan attraversa un momento difficile ma ha pur sempre una tradizione”.
Con Higuain abbiamo più visto un giocatore per la squadra o la squadra per un giocatore?
“Tutte e due. Ed è l’aspetto più magico questo. Ha fatto qualcosa di straordinario. Si è stabilita un’alchimia con l’allenatore e tutto il resto. Il suo record di 36 gol è un’enormità tenendo conto del contesto italiano e vale di più rispetto al calcio del passato direi più permissivo”.
Come arriva l’Italia alla fase finale degli Europei?
“Ci arriviamo bene come sempre quando c’è un appuntamento che conta. Peccato per gli infortuni di Marchisio e Verratti, non ci volevano. Però Conte riuscirà a tirar fuori il meglio. L’Italia sa come affrontare questo tipo di competizione. Non dimentichiamo che se i rigori di Pasadena ci avessero premiato avremmo avuto noi 5 Mondiali e 4 il Brasile”.
C’è una Nazionale da battere agli Europei?
“La Francia perché gioca in casa, è giovane, forte e bene allenata con qualità. Poi vedo Spagna e Germania”.
Il futuro di Lippi?
“Come allenatore direi basta. Per il resto vedremo quel che succede”.