L’INTERVISTA – Gene Gnocchi sulla Serie A tra il serio e il faceto

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L’INTERVISTA – Gene Gnocchi sulla Serie A tra il serio e il faceto

Genegnocchi“La Juve non sa più come festeggiare gli scudetti: spareranno Robinho col cannone dal pullman! E’ troppo più forte anche a livello di organizzazione e sul mercato. Allegri vuole Pjanic che per me è la miglior mezzala del campionato. Sto aiutando Berlusconi a cedere il Milan perché è interessato Manenti e se arriva questo benedetto bonifico riusciamo a piazzarlo. L’Inter non mi ha mai convinto mentre Mihajlovic al Milan stava facendo un discreto lavoro e l’avrei tenuto anche se il presidente per ‘scazzi’ personali ha deciso di interrompere. Il Sassuolo è il Leicester italiano ma rimprovero a Ranieri di non avermi fatto esordire in Serie A quando stava al Parma”: l’ha detto il popolare comico Gene Gnocchi, ospite questa mattina con l’ex attaccante Bernardo Corradi, della trasmissione “Pezzi da 90” condotta da Massimo Boccucci sull’emittente umbra Radio Onda Libera.

Tartassa spesso Berlusconi per aiutarlo a vendere il Milan? “Lo sto aiutando a vendere perché c’è Manenti che è interessato. Se arriva questo benedetto bonifico riusciamo a piazzarlo a Manenti”.

La crisi delle milanesi ha una ragione tecnica o c’è dell’altro a monte? “L’Inter già quando vinceva 1-0 non mi piaceva affatto per il modo di giocare. Handanovic era sempre il migliore in campo, faceva 4-5 parate decisive. Non ho mai visto un’Inter che potesse in qualche modo insidiare Juve, Napoli o Roma. Non mi ha mai dato fiducia come struttura di squadra. Mihajlovic al Milan stava facendo un lavoro discreto ed è stato lasciato in mezzo al guado in modo inopportuno. Aveva la squadra quasi tutta con lui. E’ stato Berlusconi che ha deciso di interrompere, anche per ‘scazzi’ personali e visto che a pelle si capiva che non tra loro non c’era troppa simpatia. Io l’avrei lasciato lavorare”.

Il Sassuolo può considerarsi il Leicester italiano? “Direi di sì, il Sassuolo è quello che gli somiglia di più. Ha fatto una politica improntata sugli italiani, sui giovani, lo stadio di proprietà. Anche se poi Squinzi è una potenza a livello del primo Berlusconi e se vuole può fare una grande squadra. Ma parlo malvolentieri di Ranieri che al Parma è stato mio allenatore quando ero tesserato e non mi ha fatto esordire in Serie A. Con Pepito Rossi là davanti mi sarei divertito e me la sono legata al dito”.

Chui è il personaggio del calcio che la ispira di più? “Ce ne sono parecchi, da Lotito a Berlusconi, Balotelli, Cassano, Maxi Lopez, Wanda Nara, Icardi. Il calcio è una miniera inesauribile da questo punto di vista. Mi piace prendere in giro il mondo del calcio perché ho giocato, lo conosco e lo amo. Me lo posso permettere”.

La Juve ha stancato: con tutti questi scudetti è andata sulle scatole? “Sì, non sanno neanche più come festeggiare. Pare che stiano pensando di sparare Robinho col cannone dal pullman! E’ troppo più forte anche sul piano dell’organizzazione e sul mercato si muove in tempi più rapidi degli altri sapendo esattamente cosa deve fare. Allegri vorrebbe Pjanic: per me è di gran lunga la miglior mezzala del campionato italiano. Hanno le idee chiare. All’Inter prendono i giocatori e dopo due mesi non sanno cosa fare. Guardate com’è finita con Eder che ha fatto tanta panchina”.