E’ polemica sull’ennesimo disagio patito dai pendolari, che ogni mattina si recano o partono da Roma. Stavolta, un guasto alla linea elettrica sulla linea Roma-Cassino alle prime luci dell’alba di ieri ha provocato pesanti disagi, con alcune corse cancellate e altri treni con limitazioni di percorso, causando conseguenti ritardi che hanno oscillato dai 20 minuti fino a due ore e mezza.
Purtroppo, non è la prima volta che si ripetono simili scenari per studenti e lavoratori che, nella maggior parte dei casi, si recano nella capitale. L’episodio in questione ha rappresentato la punta di un iceberg, che ha scatenato le polemiche dei consiglieri regionali di Forza Italia che, nonostante la competenza della tratta in questione fosse di Ferrovie dello Stato, puntano il dito contro l’immobilismo del presidente Zingaretti.
Il capogruppo Antonello Aurigemma parla di situazione insostenibile. “Zingaretti – continua – non può limitarsi a qualche passerella, si inaugura qualche treno, ma dal giorno dopo riemergono i soliti problemi”. Il collega Mario Abruzzese giudica “da incubo la linea Roma-Cassino”. Mentre il vice presidente della commissione mobilità e trasporti Adriano Palozzi rimarca la ripetitività dei disagi, evidenziando allo stesso tempo il silenzio del Governatore.
Anche i pendolari sono esausti e chiedono ufficialmente delle spiegazioni ai responsabili in quanto “i ritardi non sono stati dovuti ad un guasto accidentale ma ad una mancanza di elettricità a seguito di interventi di lavoro programmati”.
Questa volta non è stata sufficiente la nota di Rfi in cui spiegava i motivi del ritardo dovuto ad un guasto alla linea elettrica di alimentazione dei treni sul binario direzione Roma, provocato dalla caduta di un cavo bassa tensione Enel. Gli animi, quindi, non si sono placati e i pendolari sono in attesa di risposte a seguito di un fatto che ritengono gravissimo.
Daniela De Simoni