Il Consigliere regionale di Forza Italia ed ex sindaco del Comune di Marino, Adriano Palozzi, ha voluto dire la sua sul progetto edificatorio in località Divino Amore. Questa la nota dell’esponente politico.
“In queste settimane ho letto un susseguirsi di dichiarazioni in merito al progetto di sviluppo in località Divino Amore a Marino, rilasciate a mezzo stampa da un fritto misto di personaggi pseudo ambientalisti e speculatori di varia provenienza. Dichiarazioni demagogiche e montate artatamente per ricostruire una realtà, che non corrisponde nemmeno lontanamente al vero e che, adesso, viene rilanciata da questi personaggi, evidentemente ringalluzziti dalla tornata elettorale all’orizzonte. Per questa ragione e per amore della verità, è doveroso da parte mia, in quanto ex sindaco di Marino, fare chiarezza sulle tante falsità dette da certe forze populiste e di centrosinistra, che oggi si ergono a protettrici dell’ambiente, ma che sono in realtà le vere protagoniste dell’approvazione di un piano regolatore e di uno sviluppo edilizio sull’area del Divino Amore, il cui impatto sociale e ambientale si sarebbe rivelato assolutamente devastante, se non fosse stato per la lungimiranza politica dell’amministrazione di centrodestra che ho guidato, che ha responsabilmente ridimensionato le cubature di quel piano di oltre il 60 percento del suo impatto sul territorio.
Per essere ancora più chiari: chi oggi protesta, ha in realtà sostenuto con forza coloro che nel 2005 hanno approvato un Prg con due milioni di metri cubi sull’area in oggetto! Alla faccia dell’ambiente! Vorrei ricordare, inoltre, come l’operato del Comune di Marino sull’edificazione in località Divino Amore sia stato legittimato in pieno dalla Soprintendenza dei Beni archeologici del Lazio, dall’avvocatura regionale, dalla Regione Lazio e dal suo assessorato all’urbanistica nella recente audizione avuta in commissione Ambiente, di cui sono vicepresidente, dove è emerso con chiarezza non solo la legittimità di tutti gli atti adottati ma anche la meritoria azione dell’amministrazione comunale di Marino in tutto l’iter amministrativo: motivo, questo, di grande soddisfazione personale. In questi anni, quindi, sotto la mia sindacatura, l’amministrazione ha sempre lavorato a stretto contatto con gli enti preposti e nel totale rispetto dei vincoli imposti dalla legge. In particolare, mi preme ribadire che fu proprio l’amministrazione di centrodestra di Marino ad alleggerire sensibilmente l’impatto edificatorio sul Divino Amore, pari a circa 2 milioni di metri cubi di cemento, previsti dal Prg approvato dal centrosinistra marinese: noi abbiamo ridotto di oltre il 60 percento quell’impatto edilizio, prevedendo per il Divino Amore il recupero di aree verdi e strade, uno sviluppo urbanistico più sostenibile, la valorizzazione dello spazio archeologico di Mugilla, tre plessi scolastici, una stazione ferroviaria, centri sociali, culturali e aree sportive, una fondamentale infrastruttura viaria, nonché la delocalizzazione delle cubature previste su due frazioni compromesse dal punto di vista edificatorio come Santa Maria delle Mole e Cava dei Selci, oltre ai circa 65 milioni di euro di extra oneri che gli imprenditori verseranno, da reinvestire in importanti opere pubbliche su tutto il territorio.
Questo iter amministrativo, è bene sottolinearlo, è stato sottoposto a tutti i pareri, i monitoraggi e i controlli previsti dalla normativa, arrivando fino alla sua finale approvazione da parte della Regione Lazio. “Palazzo Colonna” non ha mai deciso nulla da solo e si è sempre interfacciato con tutte le autorità competenti: in primis la Regione Lazio, con cui proprio io firmai il primo Protocollo d’intesa, denominato “Palozzi-Montino”, quest’ultimo assessore all’urbanistica della Regione Lazio all’epoca guidata da Marrazzo e dalla sinistra. Protocollo fondamentale per diminuire notevolmente le cubature di tutta l’area. I detrattori di questo progetto dicano la verità e si assumano, tutti, la responsabilità di aver tentato di distruggere urbanisticamente il territorio che, solo grazie al nostro intervento e quello della Regione Lazio, ha evitato un vero scempio in quell’area. Rivendico, pertanto, con soddisfazione il piano di sviluppo del Divino Amore che oggi prevede housing sociale, sviluppo economico e delle attività produttive, spazi verdi e opere pubbliche. Senza questo piano oggi approvato e definitivo, infatti, lo scempio urbanistico del centrosinistra si sarebbe compiuto, compromettendo irrimediabilmente quella porzione di territorio marinese”, chiosa Palozzi.