“La Fiorentina è una bella realtà della Serie A ed è stata agevolata anche dal cammino delle altre squadre. La Juve sta tornando, ha cambiato diversi giocatori e ci vuole tempo: sarà ancora protagonista in Italia e in Europa. Mi piace Insigne e in Nazionale ci sono parecchi giocatori validi, come Candreva.
L’anno prossimo agli Europei ritengo favorite Germania e Francia, poi la Spagna non è morta e l’Italia si farà trovare pronta, mentre vedo come possibili sorprese il Belgio e la mia Svizzera”.
L’ha detto Vladimir Petkovic, commissario tecnico degli elvetici ed ex allenatore della Lazio, ospite questa mattina, con l’indimenticabile attaccante Kurt Hamrin e il popolare attore Paolo Conticini, della trasmissione “Pezzi da 90” condotta da Massimo Boccucci sull’emittente umbra Radio Onda Libera.
Come giudica Petkovic la sua personale esperienza alla guida della Svizzera e il cammino nelle qualificazioni europee?
“Molto positiva, c’è stato un cambio di marcia dopo le due sconfitte iniziali. Siamo cresciuti e abbiamo fatto bene. Nella partita contro San Marino che ci ha dato la qualificazione matematica c’è stato un grande entusiasmo a San Gallo con una tifoseria particolarmente calda”.
La Svizzera ha condiviso il girone con l’Inghilterra che ha vinto 10 gare su 10: è così forte come hanno detto i risultati?
“Gli inglesi sono forti, hanno giocatori abituati a giocare ad alti ritmi con grandi club. Hanno avuto pure un po’ di fortuna, come contro di noi nella seconda gara”.
Chi sono le favorite per l’Europeo l’anno prossimo?
“Germania e Francia. Poi, dico che la Spagna non è morta e l’Italia si farà trovare pronta come sempre. Ci scapperanno una-due sorprese: vedo bene il Belgio e anche noi possiamo fare buone cose”.
Quali sono i giocatori che si sono messi più in vista in queste qualificazioni?
“Ce ne sono svariati oltre a quelli più conosciuti. Vi segnalo il mio Embolo del Basilea. Ha 18 anni, è un attaccante di talento e ha già fatto esperienza in Nazionale e nelle coppe europee”.
Un’opinione sulle grandi d’Europa: il Barcellona senza Messi rischia grosso?
“Adesso è una squadra un po’ diversa con meno qualità e più prevedibilità, però resta forte”.
La Juventus dopo i cambiamenti sul mercato e le difficoltà incontrate è ancora competitiva ai massimi livelli?
“Sì, i giocatori ci sono e ci vuole un po’ di tempo. Penso che sarà ancora protagonista in Italia e in Europa. Il calcio italiano lo seguo sempre volentieri e mantengo contatti”.
Il Real Madrid del nuovo corso di Benitez la convince?
“Siamo di fronte a un grande club che punta a vincere per tradizione. Benitez è uno abituato alle pressioni: le ha avute in Inghilterra e in Italia”.
Fiorentina in testa alla classifica: è stupito?
“E’ una bella realtà, una bella squadra. Sta facendo un buon calcio ed è anche agevolata dal cammino delle avversarie”.
C’è un giocatore italiano per il quale ha un debole?
“Mi piace Insigne e in Nazionale ci sono diversi giocatori validi, come Candreva”.