Arriva il 112, numero unico per le emergenze. In pensione 113,115 e 118

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Arriva il 112, numero unico per le emergenze. In pensione 113,115 e 118

logo11221122Preparatevi a dire addio ai vecchi numeri di emergenza, non sarà più necessario comporre il 115 per chiamare i pompieri, il 118 per un’emergenza sanitaria, il 112 o 113 per carabinieri e polizia.

E’ in arrivo il NUE, il numero unico per le emergenze. Tutti i vecchi numeri di riferimento delle forze dell’ordine e sanitarie saranno dirette al numero gratuito 112. Di fatto, verrà creata una sola centrale operativa nella quale convoglieranno tutte le chiamate, che saranno quindi filtrate e poi trasferite all’area di riferimento. Si avvia così un processo di adeguamento alle disposizioni europee che già da anni indicano il 112 come numero per tutte le emergenze, e di avvicinamento al più conosciuto 911 usato negli Stati Uniti.

La sperimentazione partirà a Roma e provincia dal primo novembre, in vista del Giubileo che vedrà aumentare esponenzialmente la popolazione della capitale, per poi arrivare alla copertura di tutto il Lazio nel 2016; solo in Lombardia questo sistema è già attivo e l’obiettivo è quello di estenderlo a tutte le regioni.

La centrale operativa sarà ospitata dai locali della ex Casa della Bambina Giuliano Dalmata, in via Laurentina 631, nella quale lavoreranno 80 persone, che risponderanno in 12 lingue alle emergenze, tutti i giorni 24 ore su 24. In futuro la struttura sarà anche la sede dell’Agenzia regionale di Protezione civile con gli uffici amministrativi, la sala operativa e il centro Funzionale, così da creare un polo unico della sicurezza.

Si tratta di una innovazione il cui obiettivo è quello di ottimizzare i tempi di intervento e migliorare i servizi agli utenti, con i nuovi sistemi informatici sarà infatti possibile geolocalizzare la chiamata in arrivo, così da ridurre al minimo gli errori. Il passaggio al 112 sarà comunque graduale, i numeri che abbiamo composto fino ad oggi per le emergenze non scompariranno, ma resteranno attivi ancora per diversi mesi.

Daniela De Simoni