Quando l’amore è per molti ma non per tutti

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Quando l’amore è per molti ma non per tutti

gaypride34Era il 1974 e grazie al referendum sul divorzio in Italia fu sdoganato il termine “amore”. Il diritto per qualsiasi individuo di decidere se il vincolo, cui è legato, sia o meno destinato a fallire.

Parliamo di 40 anni fa, da allora si continua a dibattere sul difficile tema: “L’amore è per tutti?”.

Abbiamo sentito giudizi bipartisan in materia, quando poi si travalica la classica idea di coppia “uomo-donna” le cose si fanno più complicate. Il tenore delle dichiarazioni dei cosiddetti “personaggi che contano” hanno suscitato nell’opinione pubblica un forte dibattito soprattutto sulla possibilità che anche le coppie Lgbt possano unirsi in matrimonio.

Il 25 giugno di quest’anno la Corte Suprema degli Stati Uniti con una sentenza storica ha stabilito che ogni legge che vieti il matrimonio tra individui dello stesso sesso è incostituzionale. Senza allontanarci troppo dalle sponde natie, la stessa Olanda, da sempre riconosciuta come nazione civile, ha liberalizzato il matrimonio gay già agli inizi degli anni Duemila.

La difficoltà per l’Italia di compiere un passo così in avanti, è senza dubbio legato a reticenze culturali che hanno caratterizzato la penisola da sempre, lotte intestine tra “liberali” e “conservatori” la fanno da padrone.

L’avvento di Papa Francesco ha creato scompiglio in quelli che da sempre si sono rifugiati dietro l’alibi del cattolicesimo per nascondere un’acredine di fondo verso “il diverso”. Il Pontefice ha sempre evitato esternazioni dirette, ma non ha mai negato un’apertura a qualunque persona indipendentemente dal sesso, dall’aspetto fisico o dall’orientamento sessuale.

Il Governo, dal canto suo, proprio in queste settimane sta dibattendo sul ddl Cirinnà sulle Unioni Civili, la cui discussione sta suscitando polemiche soprattutto sponda Scelta Civica e Nuovo Centrodestra, che sostengono la difficile posizione di chi è favorevole al rispetto dell’affettività e della maggior tutela delle persone conviventi, ma contrario al matrimonio, riconosciuto ancora come un “sacro” vincolo.

C’è da aspettarsi grande battaglia fuori e dentro il Parlamento, scontri ideologici che terranno col fiato sospeso chi da sempre ha lottato per la libertà dell’individuo.  

Olivia Colombari