Reato di tortuna, Ilaria Cucchi attacca Salvini

HomeMetropoli 3

Reato di tortuna, Ilaria Cucchi attacca Salvini

ilariacucchiiiiiIlaria Cucchi è intervenuta ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio. Tanti i temi affrontati da Ilaria Cucchi nel corso del suo intervento.
 
Ilaria Cucchi ha risposto alle dichiarazioni di Salvini (“Se un delinquente si fa male, affari suoi”): “Io ritengo che Salvini non sappia di cosa parla e bisogna rendersi conto del fatto gravissimo che le forze dell’ordine temano questa legge. Salvini non sa nulla di questa legge. Dichiarazioni del genere sono state fatte già in passato e a un cittadino viene da chiedersi se la polizia abbia davvero bisogno di fare del male alle persone per svolgere il proprio lavoro”. 
 
Sull’introduzione del reato di tortura nel codice italiano, Ilaria Cucchi ha dichiarato: “Io per prima ho criticato questa legge. Purtroppo, per quello che è successo a mio fratello, ho sperimentato su me stessa e sulla mia famiglia cos’è la tortura. Ho lottato e mi sono battuta assieme a molte associazioni, perchè finalmente anche in Italia si avesse il coraggio di affrontare questo tema. Per anni lo Stato ha preferito ricevere sanzioni, piuttosto che affrontare il problema. Ora, dopo tanta fatica, si arriva a discutere del reato di tortura. Ma come ci si arriva? Con i compromessi, come sempre… Con i sindacati che intervengono, gli stessi sindacati che puntualmente attaccano e aggrediscono verbalmente le vittime di tortura e i loro familiari. Questo disegno di legge è un’ulteriore presa in giro, un contentino. Tanti reati, così non potranno essere perseguiti e ci sarà la patente di impunità per coloro che commettono quei reati”.
 
Sul caso legato alla morte del fratello, Stefano, Ilaria Cucchi ha affermato: “Aspetto delle novità importanti, che potrebbero cambiare totalmente il corso degli eventi. Noi andiamo drammaticamente incontro alla prescrizione, che interverrà ad ottobre. La speranza ormai non mi appartiene più, però voglio continuare a credere fino all’ultimo momento che anche per mio fratello sarà fatta Giustizia. Mio fratello è stato pestato, è morto in conseguenza del pestaggio che ha subito. Molto presto daremo notizie su importanti novità e speriamo che possano essere utilizzate per arrivare ad una verità a 360 gradi”.