“Vogliamo esprimere il massimo sostegno e solidarietà ai 38 lavoratori della Carrefour di via delle Ciliegie a Roma, il cui posto di lavoro è attualmente messo a rischio a causa della decisione di chiudere il centro commerciale, localizzato in piena periferia romana. Si tratta di una vicenda, che ci preoccupa moltissimo, considerato che è in gioco il futuro di quasi quaranta famiglie. Una questione occupazionale allarmante che, danno oltre la beffa, si sta consumando nella più completa indifferenza istituzionale di Municipio, Comune, Regione e Governo nazionale: enti, guarda caso, guidati da un centrosinistra che solo a parole si dichiara accanto ai reali bisogni dei cittadini. Nella speranza che dall’amministrazione pubblica ci sia finalmente il necessario sussulto d’orgoglio, sollecitiamo gli enti preposti ad attivarsi contro i licenziamenti e a difendere con fermezza il diritto al lavoro dei dipendenti della Carrefour. Noi siamo già pronti a questa battaglia di civiltà”. Così in una nota congiunta il senatore FI Francesco Aracri, il consigliere regionale FI Adriano Palozzi e il capogruppo consiliare FI al V Municipio, Claudio Giuliani.
ARIOLI – “Intendo esprimere solidarietà e vicinanza ai dipendenti Carrefour di Via delle Ciliegie in zona Alessandrino, nel V Municipio di Roma -inizia con queste parole il comunicato stampa del Consigliere Municipale Luca Arioli-. In Consiglio abbiamo presentato un documento per mettere all’attenzione del Sindaco Ignazio Marino, la drammatica situazione degli oltre 90 posti di lavoro a rischio, che si sviluppano con questo supermercato (38 dipendenti diretti Carrefour, circa 40 dipendenti interinali, 7 addetti alla sicurezza diurna e notturna e 5 addette alle pulizie), nella speranza che quando tale documento raggiungerà l’ufficio del Primo Cittadino qualcosa possa cambiare. In seguito alle decisioni aziendali di Carrefour, il punto vendita potrebbe venir chiuso e 90 famiglie della nostra Città si ritroverebbero senza lavoro. Dispiace -conclude Arioli con una nota polemica- che ci siano categorie che possano usufruire di sussidi e utenze pagate, mentre se queste 90 famiglie Italiane, dovessero rimanere senza stipendio chi darà loro un sussidio? Chi pagherà loro le bollette? In attesa di risposte invito i dipendenti del supermercato a non mollare”.