“Si è chiuso con un grande successo di partecipazione e numeri il Vinitaly 2024, salone internazionale del vino e dei distillati che si è svolto a Verona, tra i più amati al mondo e apprezzati da produttori, buyer, stakeholder e wine lover. E Confeuro intende esprimere il proprio plauso per la riuscita di questo autorevole evento, da oltre mezzo secolo sinonimo di coinvolgimento dell’intera filiera vinicola nostrana e globale. Allo stesso tempo, la nostra Confederazione coglie l’occasione per sollecitare più in generale il governo nazionale – e tutte le altre istituzioni competenti – a operare con maggior impegno e dedizione in direzione del rilancio e dello sviluppo delle fiere agroalimentari nelle grandi città del meridione: a nostro giudizio, infatti, il sistema fieristico italiano rappresenta un volano imprescindibile per l’internazionalizzazione dei nostri prodotti e soprattutto l’accesso al mercato delle pmi del settore primario, in particolare nel sud Italia, da sempre terra di grandi eccellenze enogastronomiche, agricole e turistiche. In tal senso, appare chiaro ed evidente che i poli fieristici, nel lungo periodo, potrebbero davvero rappresentare per la realtà imprenditoriale del nostro Paese, composta principalmente da piccole e medie imprese, lo strumento più efficace per promuovere i propri prodotti o servizi, sia in Italia che all’estero. In questo contesto economico e industriale sempre più complesso e globale, il governo deve avere il coraggio di investire nel sud, nel suo tessuto produttivo: e incrementare e promuovere le fiere italiane può realmente rendere il Mezzogiorno una finestra privilegiata del Made in Italy nel mondo”.
Lo afferma, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, Confederazione degli agricoltori europei e del mondo.