Continua nel Lazio il percorso di rinnovamento e radicamento di “Cambiamo”,
il partito fortemente voluto dal presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. Mercoledì 9 ottobre,
a Roma, è andata in scena la conferenza di presentazione sugli obiettivi e i programmi, che “Cambiamo” vuole perseguire in Regione Lazio
e sui territori. I consiglieri regionali del Lazio di “Cambiamo”, Pasquale Ciacciarelli e Adriano Palozzi, e l’ex presidente del Consiglio regionale del Lazio, Mario Abbruzzese, neo responsabile del coordinamento promotore regionale del Lazio di “Cambiamo”,
hanno snocciolato la ricetta politica per rispondere alle istanze dei cittadini del Lazio e rilanciare l’opposizione istituzionale al centrosinistra e al presidente Zingaretti.
In apertura, ha spiegato il consigliere regionale de Lazio e uno dei fondatori di Cambiamo”, Adriano Palozzi. “Oggi per “Cambiamo” Lazio è un giorno davvero importante: la costituzione del comitato promotore regionale, che sarà guidato dall’onorevole Mario Abbruzzese, è il primo importante tassello ufficiale per il radicamento del nostro partito sul territorio regionale. Intorno a lui una squadra competente, professionale e piena di passione: nessuna nomina calata dall’alto ma responsabili promotori che a livello locale si sono messi volontariamente a disposizione per creare quella rete territoriale e quei comitati promotori locali che porteranno, poi, ai congressi. Stiamo parlando di un lavoro impegnativo ma stimolante, fatto di trasparenza, meritocrazia e partecipazione: abbiamo costituito un gruppo alla Pisana, stiamo aprendo comitati promotori di Cambiamo in tutte le province del Lazio e abbiamo tantissimi consiglieri comunali ed esponenti locali che hanno aderito e stanno aderendo al nostro progetto.
Sulla falsariga anche l’ex presidente del Consiglio regionale del Lazio e neo responsabile del comitato promotore regionale del Lazio di “Cambiamo”, Mario Abbruzzese: “Ci vuole molto coraggio e grande impegno per intraprendere una scelta forte e ambiziosa, come quella che abbiamo fatto noi di creare un partito da zero. Una scelta che, sono convinto, ci vedrà presto premiati: i risultati si stanno già vedendo e riscontriamo grandissimo entusiasmo e numerose adesioni sul tutto il territorio regionale. L’obiettivo è quello di radicarci immediatamente, creando una struttura inclusiva, partecipata e democratica e lavorando sui contenuti, difendendo e tutelando le istanze a cuore ai cittadini del Lazio. “Cambiamo con Toti” è già un partito in Italia e oggi noi vogliamo mandare un messaggio dalla nostra regione, la seconda più importante d’Italia: il comitato promotore, che oggi nasce nel Lazio non è un comitato che viene calato dall’alto, ma un comitato che si è autodeterminato per cercare di sviluppare la start-up di Cambiamo sul questo territorio regionale. Siamo molto fiduciosi e siamo aperti ad accogliere nella nostra famiglia tutti coloro che credono in un centrodestra liberale, trasparente e vicino alla gente”.
A chiusura di conferenza, ecco le parole del consigliere regionale del Lazio, Pasquale Ciacciarelli: “Oggi abbiamo celebrato un momento di grande democrazia: abbiamo condiviso il coordinamento regionale pro tempore del nostro movimento “Cambiamo!”, alla cui guida ci sarà l’onorevole Mario Abbruzzese. Io ed il mio collega consigliere regionale Adriano Palozzi supporteremo la sua azione nelle province del Lazio. C’e grande fermento, tanti amministratori e sindaci, ma soprattutto la voglia di iniziare a parlare di politica vera. Noi vogliamo rivolgerci a tutto quel mondo moderato che molto tempo non è stato rappresentato, il popolo delle partite iva, di chi si sveglia la mattina ed ha un’attività da mandare avanti. Nei prossimi giorni avvieremo un’azione capillare sui territori con la costituzione dei vari comitati, tanti già si sono formati nei giorni scorsi. Vogliamo interpretare al massimo un popolo moderato rimasto senza guida che ora deve essere preso per mano allo scopo di ricreare accanto alla destra un centro propulsore dei valori liberali che ci hanno sempre contraddistinto.”
Francesco Vullo