Marino/Stefano Petrini: “Sull ‘Urbanistica la grande Bugia dei Cinque Stelle”

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Marino/Stefano Petrini: “Sull ‘Urbanistica la grande Bugia dei Cinque Stelle”

stefanopetriniRiceviamo e pubblichiamo la lettera di Stefano Petrini, ex dirigente comunale del Servizio “Urbanistica e Pianificazione del Territorio” del Comune di Marino

“Questi signori hanno detto tante menzogne in campagna elettorale, non consapevoli di ciò che predicavano e ora sono prigionieri di una realtà differente da ciò che avevano sostenuto.

Veniamo a fatti più locali, l’allegra combriccola dei 5 stelle si è insediata a Palazzo Colonna,

pervasa da una autentica follia moralista. Tutto ciò che era stato concepito apparteneva alla più cruenta forza distruttrice della

corruzione e del degrado territoriale, l’urbanistica marinese per il Popolo dei 5 stelle, rappresentava un pianeta da mettere in quarantena, per evitare l’ulteriore contagio con le forze del male che si dedicavano al consumo del suolo e della corruttela. Per dare forza a questa loro convinzione al momento del loro insediamento conferivano incarico ad un tecnico di verificare gli standard sul territorio nel periodo di sviluppo del PRG, tra gli anni 2006 e 2016 periodo in cui  le forze del male si erano accanite contro gli interessi della comunità e del pensiero 5 Stelle. Nel mese di Maggio del corrente anno 2019, una rispettabile signora residente nel comune di Marino, mi raggiunge e mi dice: Stefano guarda un po’ questa relazione consegnata al Comune di Marino e datata Gennaio 2019”. Devo dire che non ci feci molto caso e a distanza di due mesi in un momento di maggiore libertà dalla mia attività, in un ridente venerdì pomeriggio, prima di chiudere la mia attività per il consueto riposo settimanale, ho portato la mia attenzione alle note dell’arch. Gianluca Lella.

La sintesi che l’arch. offre all’ufficio, ma che a me risultava abbastanza chiara avendola vissuta è la seguente.

Permessi di costruire rilasciati   n. 585

Cubatura rilasciata mc 1.110.154

Standard Ceduti dai privati con il rilascio del titolo 224.344 mq pari ad oltre  a 22 ettari.

L’arch. Lella diversifica la propria sintesi tra zone B, zone di espansione, zone per programmi integrati, ma mediamente riporta un dato significativo che gli standard attualmente si attestano a seconda dei casi tra i 15 ed i 16 mq/ab. Un ulteriore dato esce in maniera eclatante. Gli abitanti insediati sono dati dal rapporto tra i metri cubi rilasciati e 120 la densità abitativa

Gli abitanti sono quindi 1.110.154/120= 9250 abitanti

Lo standard per ogni abitante è quindi pari a

Mq 224344/9250 abitanti= mq 24,25 per ogni abitante, superiore al minimo di legge pari a 18 mq/ab. 

Cari cittadini decade tutta la demagogia di questi “SCIENZIATI che ci hanno raccontato in questi tre anni

Il PRG aveva uno scopo e questo scopo lo scrivente lo aveva colto AUMENTARE GLI STANDARD.

Con il Divino Amore qualora gli SCIENZIATI PURI ED ONESTI  non avessero messo a Rischio le casse comunali per cifre vertiginose  da capogiro  (si sentono in giro richieste  di danni di oltre i 300 milioni di euro) a questo standard si sarebbero aggiunti ulteriori 50 ha di proprietà comunale che avrebbero portato lo standard territoriale oltre i 30mq /ab. Si deve precisare che gli standard acquisiti per la convenzione Ecovillage, già nella disponibilità del Comune per circa 10 ettari oltre alla proprietà dei casali “Negroni” non sembrerebbero essere  sono stati conteggiati dal tecnico incaricato, in quanto probabilmente frutto del male e della corruttela e non di una semplice convenzione urbanistica. A ciò aggiungiamo che questa amministrazione non sta chiedendo alla convenzione Mugilla gli euro 1,65 milioni che la stessa Mugilla deve al Comune per oneri extra Standard e che il parco medesimo in tre anni non è stato messo nella disponibilità della cittadinanza. ANCHE QUESTO FRUTTO DEL MALE ASSOLUTO.

Per non parlare della ulteriore convenzione sottoscritta con Ecovillage  ora apparentemente fermata, dall’ampliamento del Parco dell’Appia Antica, che doveva portare nelle casse comunali come  oneri Extra Standard euro 18 milioni e che renderà per contro un saldo negativo di circa 300 milioni di euro di danni. E questi signori ci vogliono insegnare l’onesta; io direi che emerge tutta la loro incapacità  di amministratori, i quali avrebbero potuto rinegoziare una plusvalenza che a suo tempo in mancanza di un quadro normativo si attesto al 30%, ma che oggi per legge è del 50%.

NO. NO. NO assolutamente incapaci, ma d’altronde si sono scomodate le più illustri professionalità Universitarie anche provenienti dalle Americhe, oltre ad eminenti competenze giuridiche provenienti dalla Lontana Via del Montano nell’Omonimo Stato americano. Caro Sindaco, cari assessori alla Urbanistica ed ai LL.PP, con 24 mq per abitante potevate allargare perlomeno Via Aldo Moro, il  Commissario Straordinario aveva posto a bilancio delle somme sul 2013 e dato incarico ad un Vs illustre sostenitore, avreste potuto completare l’allargamento di Viale Kennedy fatto quasi integralmente dai costruttori in regime di PdC e PUA. Ma insomma cosa avete fatto oltre il nulla, scusate una cosa la avete senz’altro fatta, bloccato lo sviluppo edilizio perché aveva portato troppi standard come da VOI anche certificato.

P.S. in questo siete stati identici anche se in chiave contrapposta a quegli illustri politici degli anni del 1980 che nella applicazione del Primo Piano regolatore fecero passare una norma che grida vendetta rilasciare i titoli senza standard con l’indice di salvaguardia, nella attesa della approvazione dei  PUA che a Santa Maria delle Mole non è mai avvenuta (vedi carenza di Standard e strade strette), accipicchia anche  questo appurato dal Vs tecnico incaricato) perché dalle lontane Americhe questo non potevate saperlo. Buona Variante di Piano Signori che Dio Vi assista, mi raccomando attenzione al PTPG… scusate, ricordatevi del PTPR, e vabbè la VAS, ma questo lo sapete e se votate una salvaguardia a scatola chiusa, per bloccare come dite  con tanta ONESTA’, attenti alle cifre superiori ai 300 milioni di euro già in cassa.